Speranza: “La riapertura degli stadi non è una priorità. Precedenza alla scuola”

Speranza: “La riapertura degli stadi non è una priorità. Precedenza alla scuola”

L’intervista del ministro Speranza a ‘Rai Radio 2’: “Serve tenere ancora molto alto il livello di attenzione”.

ROMA – Il Governo si spacca sulla riapertura degli stadi. Se da una parte Spadafora e Sileri spingono per aumentare la capienza degli impianti, dall’altra parte il ministro Speranza frena e lo fa in un’intervista a Rai Radio 2.

La scuola è una priorità assoluta – afferma il titolare del Dicastero della Salute riportato da Leggo non credo che gli stadi abbiano la stessa priorità. Sono un grande appassionato di calcio e vorrei riportare mio figlio allo stadio. Prima di tutto, però, voglio che vada a scuola, che incontri i suoi compagni e socializzare con loro nei momenti previsti. In questo momento la priorità resta la scuola. Ci vorrà ancora qualche settimana per vedere gli effetti di questa riapertura. E poi decideremo passo passo“.

Speranza: “Bisogna mantenere massima l’attenzione”

Da parte del ministro il nuovo invito alla cautela: “Le parole arrivate da Bruxelles non possono essere sottovalutate. In Europa inizia ad esserci un problema. Ci sono Paesi europei che ora sono messi peggio di febbraio o marzo. Dobbiamo mantenere alto il livello di attenzione. Il rischio zero in questo momento non esiste. Abbiamo il dovere di abbassare il più possibile il rischio altrimenti c’è bisogno di un nuovo lockdown e questo non si può fare. Abbiamo bisogno che il Paese riparta“.

Roberto Speranza

Riapertura stadi, confronto nella maggioranza

Sulla riapertura degli stadi possibile un confronto nella maggioranza nei prossimi giorni per trovare il giusto compresso. Decisione che deve arrivare entro il 7 ottobre 2020, quando è stata fissata la scadenza nell’ultimo Dpcm.

La speranza delle società è quella di poter ottenere il via libera per un aumento della capienza. Una ripartenza che non sembra convincere il ministro Speranza che continua a chiedere cautela per non rischiare un nuovo lockdown.