L’intervista di Toscani ai microfoni del Corriere della Sera: “Mi impegno per aiutare i familiari delle vittime del Ponte Morandi”.
ROMA – Lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera per Oliviero Toscani che ci tiene a spiegare la sua frase sul Ponte Morandi che ha scatenato tantissime polemiche: “Mi sono espresso male – ha detto il fotografo – che il ponte caschi è una cosa tremenda. Io semplicemente volevo dire che nessuno può avere interesse a farlo cascare. In questi mesi ho capito che ai Benetton veniva data la colpa del crollo ma gli si attribuiva anche un interesse. Che non può esserci, è gente buona“.
Oliviero Toscani: “Con i Benetton ho buoni rapporti”
Nessuna voglia di rivalsa nei confronti dei Benetton che lo hanno licenziato subito dopo la frase: “Sembra strano che li difenda ma con loro mi sono lasciato bene. Si tratta di una società per cui ho lavorato tanti anni e non c’entra niente con Autostrade, se non per il fatto che la famiglia ne è socio di maggioranza“.
E poi Olivieri precisa: “Ho sempre pensato che fosse una famiglia per bene. Fino alla tragedia di Genova nessuno pensava che lavorasse male. A Roma hanno fatto miracoli con gli aeroporti“.
L’aiuto alle famiglie delle vittime
Il fotografo ritorna sulla frase ‘incriminata’: “Molti potrebbero pensare che si è trattato di una provocazione ma in realtà non è stato così. In radio insistevano sull’incontro con le Sardine a Fabrica mettendo tutto in connessione con il ponte Morandi e le concessioni ma, in realtà, non ne abbiamo parlato. Ho detto la mia ed ho sbagliato“.
Toscani è pronto a scendere in campo per aiutare le famiglie delle vittime: “Ho sentito la responsabile del Comitato e ho spiegato le mie reali intenzione. Sono pronto a diventare un testimone del mio tempo. A maggior ragione, ora, che ci sono finito in mezzo“.
fonte foto copertina https://twitter.com/GiorgiaMeloni