Proroga stato di emergenza per frenare la corsa della variante Omicron

Proroga stato di emergenza per frenare la corsa della variante Omicron

La diffusione della variante Omicron spinge il governo a prendere in considerazione l’ipotesi di una nuova proroga dello stato di emergenza.

La diffusione della variante Omicron del Covid spinge il governo verso la proroga dello stato di emergenza. Una proroga breve ma necessaria per fronteggiare la nuova ondata di contagi, testimoniata dal numero di nuovi casi giornalieri, il lento ma progressivo e costante aumento ormai da settimane.

La posizione del governo

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi sembrava intenzionato a non procedere con la proroga dello stato di emergenza. L’idea era quella di trovare una soluzione per mantenere attiva la rete dei controlli e del monitoraggio passando però ad una gestione ordinaria dell’epidemia, facendo quindi cadere lo stato di emergenza, in scadenza alla fine del mese di dicembre. In poche parole il Premier era alla ricerca di una soluzione pacifica per continuare a controllare la situazione epidemiologica mettendo però la parola fine allo stato di emergenza, riportando quindi il Parlamento al centro della scena politica.

Palazzo Chigi

La diffusione della variante Omicron e la proroga dello stato di emergenza

La rapida diffusione della variante Omicron, il costante aumento dei contagi e lo spostamento di diverse regioni italiane verso la zona Gialla stanno cambiando le carte sul tavolo del governo. Arrivati quasi alla metà del mese di dicembre l’ipotesi più accreditata è quella di una proroga breve dello stato di emergenza, che potrebbe arrivare fino al prossimo mese di aprile.

Il premier Draghi è consapevole di dover passare per la prova delle Camere per ottenere il via libera alla proroga dello stato di emergenza ed è consapevole del rischio che si possa arrivare ad una spaccatura nella maggioranza, con il Centrodestra che potrebbe ricompattarsi fuori dall’ala governativa, intorno all’unico grande partito di opposizione, quello di Giorgia Meloni.

Non si possono inoltre sottovalutare le tensioni sociali che la proroga dello stato di emergenza potrebbe riaccendere. La situazione è tutt’altro che semplice e la decisione è tutt’altro che scontata. Ma ormai è questione di giorni, poi si dovrà prendere una decisione.