Israele, bombe in Siria: Netanyahu pronto ad operazione a Rafah
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Direttore: Alessandro Plateroti

Israele bombarda anche in Siria, Netanyahu annuncia operazione a Rafah

Benjamin Netanyahu

Guerra e bombe in Medio Oriente: Israele ha bombardato la città siriana di Aleppo. Intanto Netanyahu ha annunciato l’operazione a Rafah.

Non si placa la guerra nelle Striscia di Gaza ma, in generale, in tutto il Medio Oriente. Israele ha bombardato anche la Siria e precisamente la città di Aleppo con annesso bilancio durissimo di morti e feriti. Intanto, il premier Netanyahu ha annunciato l’operazione a Rafah e un incontro a Washington, inizialmente annullato.

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Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu

Israele, bombe anche in Siria: il bilancio

Israele ha bombardato nella notte anche la Siria. Attacchi israeliani sono stati registrati, come sottolineato dall’Ansa, sulla città siriana settentrionale di Aleppo. Le bombe avrebbero ucciso 38 persone, tra cui cinque membri del gruppo armato libanese Hezbollah. A renderlo noto fonti della sicurezza locale, citate dall’agenzia di stampa britannica Reuters.

Da quanto si apprende, il Ministero della Difesa siriano ha annunciato come diversi civili e militari siano rimasti uccisi in seguito ad attacchi dell’esercito israeliano e di un gruppo militante nella città settentrionale di Aleppo.

Le bombe e gli attacchi israeliani sulla citta di Aleppo sarebbero stati registrati “in concomitanza” con un attacco di droni contro civili che il dicastero ha descritto come condotto da “organizzazioni terroristiche” della città di Idlib.

L’agenzia di stampa Sana avrebbe spiegato nel dettaglio che intorno “all’1:45 il nemico israeliano ha lanciato un attacco aereo dalla direzione di Athriya, a sudest di Aleppo”, e che “civili e personale militare” sono stati uccisi e feriti nell’attacco. 

L’annuncio di Netanyahu su Rafah

Nelle ore dell’attacco in Siria, il premier Benyamin Netanyahu ha informato il Gabinetto di Guerra che invierà una delegazione a Washington la prossima settimana dopo aver annullato il precedente incontro.

A renderlo noto, il sito Ynet confermando quanto annunciato in precedenza dalla Casa Bianca. Fonti politiche che hanno parlato con Ynet hanno riferito che “Netanyahu si è reso conto di aver sbagliato” ad annullare in un primo momento l’invio della delegazione a Washington come reazione al voto di astensione degli Usa sulla risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu per il cessate il fuoco a Gaza.

Da qui la decisione di tornare sui propri passi e dare l’ok al faccia a faccia che servirà per discutere anche della nuova operazione a Rafah.

In questo senso, proprio Netanyahu, incontrando le famiglie dei soldati che sono tra gli ostaggi di Hamas a Gaza, ha annunciato: “Israele si sta preparando ad entrare a Rafah“.

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ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2024 8:30

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