Poste Italiane nel mirino dell’Antitrust: istruttoria per pratica scorretta

Poste Italiane nel mirino dell’Antitrust: istruttoria per pratica scorretta

L’Antitrust apre un’istruttoria su Poste Italiane: nel mirino la consegna delle raccomandate. Codacons: “In caso di illeciti dovrà rimborsare gli utenti”.

Poste Italiane finisce nel mirino dell’Antitrust che ha avviato un’istruttoria per una presunta pratica commerciale scorretta per quanto riguarda la consegna delle raccomandate.

Antitrus, istruttoria su Poste Italiane

La notizia arriva proprio dall’Antitrust, che ha condiviso una nota comunicando l’apertura di un’istruttoria “per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate“.

L’ipotesi è che “il cliente/mittente che decida di rivolgersi a Poste per inviare una raccomandata possa essere ingannevolmente indotto ad acquistare un servizio pubblicizzato da claim che ne enfatizzano determinate caratteristiche che, nella sua concreta erogazione non vengono, poi, rispettate“.

Tradotto, l’Antitrust vuole accertarsi del fatto che i postini consegnino effettivamente le raccomandate prima di procedere con la seconda fase, ossia lasciare una comunicazione al destinatario.

Fonte foto: https://www.facebook.com/PosteItaliane

Codacons: in caso di illeciti Poste dovrà rimborsare

Il Codacons ha accolto con favore la notizia dell’apertura di un’istruttoria su Poste Italiane: “I servizi forniti da Poste, specie quello relativo alle raccomandate, vengono utilizzati ogni giorno da migliaia di consumatori, ed il rischio quindi è che una eventuale pratica scorretta abbia colpito un bacino d’utenza molto vasto. Per tale motivo se l’Antitrust dovesse accertare illeciti, Poste sarà chiamata a rimborsare i clienti coinvolti nella pratica commerciale scorretta per i danni economici subiti. In tal senso il Codacons annuncia fin da ora azioni legali contro l’azienda qualora siano accertate irregolarità, per far ottenere ai consumatori i risarcimenti loro spettanti“.