L'annuncio di Crosetto sul Pil in spese militari: ma Rutte rilancia
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

“Raggiunto il 2% del Pil in spese militari”: Crosetto esulta ma Rutte rilancia

Guido Crosetto

Guido Crosetto annuncia il raggiungimento del 2% del PIL in spese militari: un obiettivo storico ma Mark Rutte rilancia.

Con un annuncio ufficiale, Guido Crosetto ha comunicato che l’Italia ha finalmente raggiunto l’obiettivo del 2% del PIL in spese per la Difesa, come stabilito dagli accordi della NATO nel vertice del 2014 a Newport. Un traguardo che Roma inseguiva da anni e che ora viene centrato anche grazie a un ampliamento dei criteri di calcolo.

Solo qualche settimana fa, il ministro parlava in TV di una sua perdita di fiducia nelle istituzioni. Ebbene, nonostante Mark Rutte stia già alzando l’asticella, questo risultato potrebbe contribuire a restituirgliene una parte.

Guido Crosetto

La nuova sfida lanciata da Rutte

Se per l’Italia questo traguardo rappresenta un punto d’arrivo, per la NATO è solo l’inizio. Mark Rutte, neo segretario generale dell’Alleanza, ha proposto un aumento degli investimenti militari fino al 5% del PIL. Secondo quanto riportato da Der Spiegel, la proposta prevede che il 3,5% sia destinato direttamente alle forze armate e l’1,5% alle infrastrutture strategiche rilevanti per il dispiegamento delle truppe. Lobiettivo è passare dal “burden shifting” al “burden sharing“, ovvero dalla delega agli USA alla condivisione equa degli oneri.

L’annuncio del ministro Guido Crosetto

Il ministro Guido Crosetto ha sottolineato l’importanza del risultato raggiunto. Come riportato da Open, l’Italia è riuscita a centrare il 2% del PIL “in parte grazie a un effettivo aumento degli investimenti e in parte grazie a nuovi metodi di calcolo“. Tra le nuove voci incluse rientrano anche le spese per il meteo, la guardia costiera e il disinnesco degli ordigni bellici inesplosi.

Il nostro obiettivo non è raggiungere un risultato numerico ma quello di avere le capacità che la Nato ci chiede di dare all’Alleanza e di avere la capacità di mettere in sicurezza e difendere questo Paese“, ha dichiarato il ministro, in occasione del cambio al vertice dell’Aeronautica Militare.

Ha poi riconosciuto i limiti ereditati dal passato: “Purtroppo, arrivando noi da un lunghissimo periodo in cui le risorse non erano quelle che servivano a raggiungere questi obiettivi, per recuperare il disavanzo accumulato negli ultimi decenni ci vorranno molti anni“.

Leggi anche
Il primo colloquio telefonico tra Giorgia Meloni e Papa Leone XIV: cosa si sono detti

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2025 18:48

Il primo colloquio telefonico tra Giorgia Meloni e Papa Leone XIV: cosa si sono detti

nl pixel