Italia, allarme della Corte di Conti: “Finanze fragili, 2020 impegnativo”

La Corte dei Conti esprime preoccupazione per la tenuta delle finanze pubbliche. Il 2020, secondo l’istituto diretto da Buscema, si prevede impegnativo.

ROMA – La Corte dei Conti mette in guardia il Governo. L’istituto diretto da Angelo Buscema esprime preoccupazione per la debolezza dell’economia e per la tenuta dei conti pubblici.

Il rapporto della Corte dei Conti

La Corte dei Conti ha pubblicato il rapporto di Programmazione dei controlli e delle analisi: “Il 2020, come gli anni precedenti, si preannuncia impegnativo per il governo dei conti pubblici. La situazione economica è caratterizzata dalle crescenti incertezze che pesano sul quadro macroeconomico internazionale e le prospettive dell’economia italiana, già largamente al di sotto della media europea, ne risentono ulteriormente. Lo afferma la Corte dei Conti nel rapporto di Programmazione dei controlli e delle analisi per l’anno 2020. In un quadro di crescita incerta, la condizione dei conti del nostro Paese appare fragile ed esposta a rischi nel breve e nel medio termine“.

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La nota in dettaglio

Gli interventi in materia sanitaria contenuti nella legge di bilancio 2020 (abolizione del superticket a partire dal primo settembre; contributo per l’acquisto di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale e incremento delle risorse per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico) sono – si legge ancora nel rapporto – passi importanti che dovranno però essere accompagnati da un complessivo riordino dei meccanismi di compartecipazione alla spesa, cui si dovrebbe muovere con il nuovo Patto della salute in corso di definizione“.
Le difficoltà di garantire flussi finanziari crescenti in un settore cruciale per la vita dei cittadini rende indispensabile poter contare su meccanismi in grado di garantire una graduazione dell’importo dovuto in funzione del costo delle prestazioni e di indicatori di condizione reddituale dei nuclei familiari. Con l’abolizione del ticket – concludono i magistrati contabili – andranno comunque attentamente monitorati sia le riduzioni del gettito che gli eventuali incrementi delle prestazioni richieste“.

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