Nuova ondata di attacchi hacker in Italia da parte di un collettivo legato a Vladimir Putin: colpiti porti, banche e aziende.
L’Italia è di nuovo bersaglio di una massiccia offensiva informatica: a rivendicare le operazioni contro porti, banche e aziende italiane è il collettivo filorusso Noname057(16), noto per il suo supporto alla politica di Vladimir Putin. Gli attacchi, principalmente di tipo DDoS (Distributed Denial of Service), hanno momentaneamente reso inaccessibili diversi portali sensibili.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) è intervenuta tempestivamente, avvisando i soggetti coinvolti e offrendo supporto tecnico per il ripristino delle funzionalità colpite. Tra gli obiettivi degli hacker figurano importanti porti – come quelli di Taranto e Trieste – oltre a istituti bancari di rilievo come Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena. Sul fronte aziendale, è stata attaccata anche la Vulcanair, un’azienda specializzata nella produzione di velivoli.
Gli attacchi degli hacker di Putin in Italia: il motivo
Secondo gli analisti, come riportato da Libero Quotidiano, la matrice degli attacchi è chiara: si tratta di un’azione di cyberwarfare, con particolare riferimento al sostegno italiano nei confronti dell’Ucraina.
A conferma di ciò, il gruppo Noname057(16) ha rivendicato l’attacco tramite il canale Telegram, minacciando apertamente il governo italiano. “L’Italia dovrebbe aiutare se stessa“, hanno dichiarato i pirati informatici.
Le azioni di questo tipo non rappresentano una novità per il collettivo Noname057(16), che in passato ha già condotto operazioni simili contro altri Paesi occidentali schierati a favore di Kiev.
La loro strategia prevede l’utilizzo di attacchi DDoS, che consistono nel sovraccaricare i server delle vittime con un’enorme quantità di richieste, rendendoli temporaneamente non operativi.
Spunta un secondo fronte: il collettivo palestinese Alixsec
Oltre ai pirati informatici russi, questi giorni hanno visto anche l’ingresso in scena di un secondo gruppo di hacker: i palestinesi di Alixsec, che hanno preso di mira aziende come Olidata, specializzata in tecnologia informatica.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha dichiarato di aver intensificato il monitoraggio delle infrastrutture critiche del Paese, ma gli esperti avvertono che la minaccia cyber non è destinata a diminuire a breve.