Italia dai tempi lunghi: tanti i casi di disastri stradali ancora irrisolti dopo anni di indagini.
La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta sulle cause che hanno portato al crollo del Ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto. I reati ipotizzati, come riferito dal procuratore, sono quelli di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato alla sicurezza dei trasporti. Le autorità avrebbero già iniziato le prime analisi e avrebbero acquisito i primi documenti cartacei e video relativi al tratto di strada che ha ceduto portando con sé il suo carico di vite umane. Se da una parte la macchina giudiziaria si è messa in moto in maniera celere, dall’altra i precedenti casi di tragedie stradali analoghe a quella di Genova parlano di tempi lunghissimi per la ricerca di una verità che in molti, a distanza di anni, ancora aspettano.
Italia dai tempi lunghi: inchieste ancora aperte sugli altri ponti crollati
Molti ricorderanno il caso del ponte di Annone, crollato nell’ottobre del 2016 causando la morte di una persona. Il caso è ancora nella fase delle indagini preliminari con sei persone già inserite nel registro degli indagati, tra cui un tecnico dell’Anas. I soggetti devono rispondere delle accuse di omicidio colposo e disastro colposo.
Un caso analogo è quello del Ponte di Carasco, in Liguria, dove due automobilisti sono precipitati con la propria auto nel torrente Sturia. Anche in questo caso la sentenza, che ha portato all’assoluzione di quattro dirigenti dell’ex Provincia di Genova, è arrivata dopo circa un anno di indagini.
I due casi riportati purtroppo non sono gli unici esempi di una burocrazia e di una legislatura caratterizzata dai suoi tempi lunghi, alle volte lunghissimi.
Di seguito il video con le immagini del crollo del ponte di Annone:
https://www.facebook.com/GiornaleArmonia/videos/1200319723371790/
Fonte foto: https://www.facebook.com/robertopaolo.ferrari