Italia digitale: arriva SHOPenauer, la prima piattaforma che unisce lo shopping reale con quello virtuale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Italia digitale: arriva SHOPenauer, la prima piattaforma che unisce lo shopping reale con quello virtuale

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Un progetto interamente italiano che unisce la guida ai negozi fisici più completa al mondo, a uno shop-online e un social media. Tutto in una sola piattaforma.

L’economia digitale anche in Italia si conferma uno dei settori più vivi e vitali. Le start up interessanti e innovative nel nostro paese sono sempre di più. Oggi vi parliamo di SHOPenauer, un progetto ambizioso e unico che si sta facendo notare in rete, anche nel mondo.

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Si, avete letto bene, il nome, che è difficile da scordare, prende ispirazione da quello del famoso filosofo ma con un gioco di parole, si riferisce immediatamente al mondo SHOP o SHOPping nel senso più ampio: fisico e virtuale.

Il fondatore, Marco Bianchi, ha capito alcuni anni fa che c’era uno spazio di mercato per poter dare vita a una guida con elevatissima indicizzazione di traffico su Google, fornendo agli utenti una risposta molto chiara: dove posso trovare un certo brand in una certa città? Ad esempio: dove posso trovare Off-White a Londra? Ma anche tipologie di negozi. Ad esempio: quali sono gli sneakers store a New York?

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Oggi queste ricerche possono essere fatte direttamente su SHOPenauer, ma la gran parte del pubblico nel fare ricerca su Google trova il portale sempre nei primissimi risultati perché il motore di ricerca lo suggerisce come il risultato più attinente per rispondere alle ricerche degli utenti

Per arrivare a questo risultato, Marco si è messo a studiare SEO (Search Engine Optimization) e ha iniziato a costruire, con un team di programmatori e collaboratori, un sito che grazie a un lavoro certosino sia di SEO, programmazione, ricerca e data-entry oggi ha un database di oltre 40 mila brand che si possono trovare in migliaia di città del mondo.

A Marco si è presto unito Jacopo Golizia che è diventato socio sia di capitale che idee, e ha portato la sua esperienza commerciale nel fashion e molto entusiasmo.

Si è creato così un team a base italiana in cui fanno da colonne portanti anche Francesca Montuschi, Content Manager, e Giovanni Giannetti, che ha assunto le redini della direzione commerciale, ma anche numerosi freelancer anche internazionali.

E così SHOPenauer piano piano è andato ad evolversi centrando appieno il primo step del progetto: diventare  un vero e proprio ‘tripadvisor della moda’ e i risultati sono eclatanti visto che il traffico continua a crescere e oggi supera i 5 milioni  di visite l’anno con un aumento del 120% anno su anno.

Un ‘wikipedia della moda’, in cui scoprire la storia e la filosofia dei brand di lusso che hanno segnato il costume così come quelli contemporanei e quelli di sportswear e streetwear.

Oggi su SHOPenauer si possono leggere la storia e la filosofia di centinaia di brand.
Sulla base di questo pilastro si sono sviluppati i successivi step per renderlo commercialmente remunerativo: dare a negozi e marchi la possibilità di presentarsi attraverso pagine Premium (visibili in homepage e in cima ai risultati delle ricerche) in maniera interattiva ad un pubblico oggi internazionale (oltre la metà delle visite arrivano da Stati Uniti e resto del mondo) con video, foto, interviste.

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Da guida allo shopping a vero e proprio shop-online.

Infine SHOPenauer ha messo in pista quelli che erano gli altri passi di un percorso già progettato sin dall’inizio.  E si è passati a quello più interessante, oggi per i brand e negozi che sono clienti della piattaforma: la vendita.

Si è così reso possibile a brand e negozi collegare il proprio e-commerce, uploadando tutto il proprio catalogo sullo shop online di SHOPenauer.

Oggi questo è diventato realtà. ‘Raggiungere questo traguardo è stato molto complesso, dovendo comunque interfacciare e-commerce e gestionali molto diversi tra loro’ afferma Marco Bianchi.

Siamo riusciti a renderlo possibile senza sacrificare la user experience che, grazie a un layout uniforme e la navigazione attraverso filtri, fa apparire SHOPenauer come un unico shop-online da catalogo molto ampio.

Jacopo Golizia sottolinea che la sfida più ardua è stata poi un’altra:

Sì, perché le vendite non si concludono su SHOPenauer, ma l’utente con un click viene reindirizzato sullo shop-online dei nostri partner dove può concludere l’acquisto.
Il modello di business si fonda su una commissione generata quando un visitatore di SHOPenauer conclude una vendita sul sito di un nostro cliente.

“E’ stata una grossa sfida tecnologica, perché si trattava di tracciare due siti tra loro separati, rispettando la privacy degli utenti, considerando anche la possibilità di navigazione in incognito e molte altre criticità”
sottolineano i soci.

Nessuno aveva mai realizzato qualcosa di simile in Italia, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere il risultato finale grazie al lavoro eccezionale del team di Boraso, software agency con base a Milano.

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Il traguardo finale? Trasformare SHOPenauer in un vero e proprio ‘social network’.

Il prossimo passo? 

‘E’ quello che nella nostra vision, va a completare il progetto come ce lo siamo immaginati fin dall’inizio.

Trasformare SHOPenauer in un vero social media, grazie anche all’app già disponibile su Ios e Android, in modo che il pubblico possa non solo leggere ma anche interagire con la piattaforma: pubblicare le proprie foto, i look, ma anche progetti creativi legati al mondo del fashion e della creatività. Seguire altri utenti, o profili di brand e negozi.

Creare wishlist utili per sé ma anche da mostrare agli amici ricevendo notifiche quando nuovi prodotti sono inseriti nell’e-commerce, o anche monitorare i prezzi per sapere quando un prodotto ‘osservato’ è andato in sconto.

Questo è uno dei grandi obiettivi dei prossimi mesi: dare vita a una vera community che animi ancora di più il portale rendendolo un punto di riferimento del mondo moda e creatività.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 21 Luglio 2022 12:56

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