Salario minimo, le differenze tra Italia ed estero
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Direttore: Alessandro Plateroti

Salario minimo, le differenze tra Italia ed estero

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Dei 27 paesi dell’Unione europea, l’Italia è fra i sei Paesi a non avere una legge che tuteli il salario minimo dei lavoratori.

Secondo i dati riportati grazie ad una ricerca condotta dalla Fondazione Di Vittorio, il salario minimo di un dipendente in Europa risulta essere oltre la quota 29mila euro lordi. I dati in questione di basano su una ricerca Eurostat.

La differenza tra i salari italiani e quelli esteri continua a crescere. Difatti, la cifra dei salari degli altri Paesi che fanno parte dell’Unione europea risulta essere nettamente superiore rispetto alle cifre registrate in Italia.

Salario minimo più alto nell’Ue

I Paesi in cui viene conferito il salario minimo più alto, sono il Lussemburgo, la Germania e l’Olanda. Il salario minimo, nel diritto del lavoro, consiste nella più bassa remunerazione che i datori di lavoro devono, per legge, conferire ai lavoratori.

Stando all’ultimo report della Fondazione Di Vittorio, gli stipendi medi degli italiani sono passati da 27,9 mila euro del 2020 a 29,4 mila euro del 2021. Nonostante questo possa sembrare un dato positivo, bisogna tristemente constatare che gli stipendi italiani restano comunque sotto la media dell’Eurozona.

Il divario tra i Paesi dell’Unione europea continua ad aumentare. L’Italia risulta essere l’unico Stato dell’Ocse in cui i salari sono diminuiti negli ultimi 30 anni. Gli stipendi italiani hanno registrato una diminuzione del 3% in termini di soldi.

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Stipendi a confronto nei vari Paesi Ue

Il salario medio (lordo) registrato all’interno dell’Eurozona si aggira intorno ai a 37,4 mila euro lordi annui. Si tratta di un +2,4% registrato durante il corso degli ultimi 30 anni. In Italia, lo stipendio medio è ancora sotto i 30 mila euro. Invece, in Spagna è di 27.494 euro, mentre per quanto riguarda la Francia lo stipendio medio di un dipendente supera i 40,1 mila euro. In Germania tocca la soglia dei 44,5mila.

L’Italia, ahimè, risulta essere uno dei sei Stati europei a non avere una legge che tuteli il salario minimo. Di tutti i 27 membri dell’Unione Europea, soltanto 6 Stati stabiliscono il salario sulla base della contrattazione collettiva. Oltre all’Italia, i Paesi dell’Unione europea che non possiedono delle leggi che stabiliscano il salario minimo sono Danimarca, Cipro, Svezia, Finlandia e Austria.

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ultimo aggiornamento: 12 Giugno 2022 11:27

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