Durante la puntata di Omnibus, si accende un dibattito riguardante la difficoltà del Governo di intervenire sulle emergenze.
Dopo la tragedia avvenuta in Emilia-Romagna nelle ultime ore a causa del maltempo, la cattiva gestione delle emergenze in Italia ha suscitato nuovamente polemiche. Il dibattito si è acceso dopo la dichiarazione espressa dal senatore di centrodestra, Salvatore Sallemi.
L’Italia verso le emergenze sul territorio
Durante la puntata di giovedì 4 maggio di Omnibus, in onda su La7, per quanto riguardo l’ondata di maltempo che ha distrutto parte delle zone romagnole, il senatore di Fratelli d’Italia Salvatore Sallemi ha annunciato che “il Governo sta lavorando per rimettere in funzione le province”.
La dichiarazione ha lasciato però alquanto perplessi, date le difficoltà avute in passato per riportare in piedi le città colpite dai disastri più significativi. In risposta, ha così esordito il giornalista del Fatto Quotidiano, Antonello Caporale: “Sinora stavamo dicendo delle mille poltrone, lei vuole aggiungerne altre”.
Un aiuto per i Comuni
Le evidenti difficoltà che il Paese accusa nell’attuare interventi efficaci in questo senso, vengono motivati dall’esponente FdI che spiega la necessità di un organo intermedio tra Regioni e Comuni. Sui sindaci, “che sono spesso soli, e unici responsabili nei propri comuni della Protezione Civile”, ricade la responsabilità di mettere in moto una macchina di soccorsi, “che non è facile”, afferma Sallemi, precisando il bisogno di una figura delle province che aiuti i comuni.
“Le province prima avevano una funzione importante: monitorare il territorio, ripulire strade e fiumi e controllare le infrastrutture. Togliendo l’ente, queste attività ricadono sui comuni”, ha proseguito il senatore di FdI, concludendo in risposta a Caporale: “Io non ne faccio una questione di poltrone, mi creda. Ma di efficienza e ulteriore sbocco per risolvere problemi e dare soluzioni ai cittadini”.