Pace o condizionatori? Gli italiani scelgono la pace

Un sondaggio ha risposto alla domanda provocatoria del premier Draghi e mostra che gli italiani preferiscono la pace.

Gli italiani preferiscono la pace ma sono contrari anche all’invio di armi. Il sondaggio di Euromedia Research ha risposto alla domanda che un paio di settimane fa il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva rivolto agli italiani in conferenza stampa riguardo il caro energia.

I risultati del sondaggio sono stati illustrati su La Stampa e mostrano chiaramente che la maggior parte degli italiani preferisce la pace ai condizionatori. Il sondaggio risponde con molta evidenza a Draghi: sono pronti ad un razionamento dell’energia in cambio della pace.

La dichiarazione aveva fatto molto discutere altre voci della politica trovandola semplicistica e riduttiva. Ma in ogni caso i numeri parlano chiaro e rispondono alla “chiamata”. Il 69,3% degli italiani intervistati ha detto di sì ad un razionamento dell’energia ed è disposta a rinunciare ai condizionatori accesi durante l’estate e i termosifoni accesi durante l’inverno se necessario.

condizionatore casa aria

Disposti a razionare il loro consumo di energia

L’85% dichiara consapevole che l’Italia vivrà una crisi energetica nei prossimi mesi, date le condizioni attuali. Inoltre, il 46,9% degli italiani teme l’aumento dei prezzi. Meno persone però temono un coinvolgimento diretto nella guerra. Infatti, solo il 24,7% teme che l’Italia possa entrare in guerra. Però solo il 14,9% è consapevole che il proprio stile di vita possa essere stravolto.

Nonostante molti celatamente sostengano la Russia, è ben il 60,3% che vorrebbe risoluzioni più severe contro la Russia, compreso l’embargo di petrolio e gas nonostante non sia al momento possibile sostituire in toto tutta la fornitura energetica che viene dal paese aggressore. Molti italiani sono disposti a fare sacrifici personali, anche in vista di un ipotetico embargo. Per questo il 65,3% è disposto a ridurre il riscaldamento o l’uso del condizionatore in casa.

Sono poche le persone che, a dispetto di quello che possa aver pensato il premier Draghi mentre rivolgeva agli italiani questa domanda, non vorrebbe un razionamento dell’energia se fosse in favore della pace. Pacifisti e anche contro le armi perché il 45,7% degli italiani è contrario all’invio di nuove armi all’Ucraina contro 40,1% di favorevoli.