"Pace o condizionatore?" La domanda di Draghi scatena la polemica
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

“Preferisce la pace o il condizionatore acceso?” la domanda provocatoria di Draghi

Mario Draghi

Ad una domanda sull’embargo del gas russo il premier Draghi risponde con un’altra domanda

Alla presentazione del Def ieri in conferenza stampa il premier Draghi ha risposto anche a domande sulla questione del gas e su un eventuale embargo. Il presidente ha confermato di seguire la linea che l’Europa deciderà per ottenere la pace e se questo sia l’embargo anche l’Italia abbraccerà questa decisione. Poi ha posto un quesito che dovrebbe far riflettere: “Preferiamo la pace o i termosifoni accesi, anzi il condizionatore acceso tutta l’estate? Questo dovremmo chiederci“.

Nonostante il premier chiarisca che le conseguenze non le vedremo prima del tardo ottobre, quindi in autunno, la decisione è molto complessa da prendere per i paesi europei. Secondo molti analisti, l’Europa non è pronta per un embargo del gas russo. Ogni giorno i paesi europei acquistano energia dalla Russia per 800milioni di euro. Tagliare le forniture di gas avrebbe un serio impatto sulla nostra vita quotidiana e sulla nostra economia.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Questa dichiarazione ha creato molte polemiche soprattutto tra le fazioni politiche. Le prime critiche arrivano dal più belligerante di questi tempi tra i leader politici, Giuseppe Conte. “Pace o condizionatore? Non la porrei in modo così manicheo, perché poi il rischio è che la popolazione creda che se rinuncia ai condizionatori poi ottieni sul piatto la pace. Non credo che sia proprio così. Credo che bisogna spingere in Europa per un Energy Recovery Fund, quella è l’unica strada vera insieme allo scostamento di bilancio per poter disporre l’embargo” ha commentato il capo del Movimento 5 Stelle.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Le polemiche dei leader politici sulla domanda di Draghi

L’avvocato pentastellato si è detto favorevole all’embargo del gas “anche domani mattina”. L’ostacolo resta sul convincimento di tutti i paesi Ue e come hanno già frenato su questo pacchetto di sanzioni Germanie Austria procederanno su questa linea. “Altrimenti stiamo facendo un proclama” rincara duro Conte.

Anche altri grillini si sono scagliati contro questa domanda di Draghi sul preferire la pace o i condizionatori. Il presidente della Commissione esteri del Senato Petrocelli in un tweet ha scritto: Forse Draghi non si è accorto che i suoi migliori amici, gli USA, preferiscono condizionatori accesi. Nel frattempo lui, i migliori di governo e altri leader UE ci accompagnano per mano verso il baratro della guerra. Fuori da questo governo interventista!”.

Critiche anche da Giorgia Meloni che ha criticato duramente sui social la provocazione di Draghi definendola una semplificazione. “Più che spegnere il condizionatore, Draghi dovrebbe accendere la sua autorevolezza internazionale, che forse è stata un po’ sopravvalutata” conclude la leader di Fratelli d’Italia alludendo alla proposta del suo partito per un piano di approvvigionamento alternativo energetico.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2022 15:40

La seduta alla Camera finisce male: oggetti scaraventati per terra

nl pixel