Italiani scomparsi in Messico, arrestati quattro agenti della polizia locale

Italiani scomparsi in Messico, arrestati quattro agenti della polizia locale

La ricerca dei tre italiani scomparsi in Messico continua. Intanto sono stati arrestati quattro agenti della polizia locale che avrebbero venduto i connazionali ad una banda.

CITTA’ DEL MESSICO – Novità sui tre italiani scomparsi in Messico. Nella giornata odierna sono stati arrestati quattro agenti della polizia locale in collegamento alla sparizione dei nostri connazionali Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino. Le persone fermate sono accusane di ‘sparizione forzata’: cioè avrebbero consegnato gli italiani a un gruppo criminale locale e poi trasferiti verso sud. Al momento, però, non si hanno novità su dove si possano trovare.

Italiani scomparsi in Messico, le ultime

Secondo alcune fonti dell’ufficio del Procuratore di Jalisco, prima della scomparsa Raffaele Russo si sarebbe registrato con un falso nome in alcuni hotel messicani. L’uomo – riferiscono le autorità – si dedicava alla vendita di generatori elettrici apparentemente tedeschi ma che in realtà erano stati fabbricati in Cina. Il quotidiano Publimetro scrive come cinque giorni prima della sua scomparsa l’italiano si era riunito insieme al figlio e al nipote, arrivati in Messico insieme ad altri sei italiani, presso l’hotel di Ciudad Guzman.

Nel 2015 Russo era stato arrestato per frode e corruzione nello stato messicano di Campeche, questo quanto scrive sempre il giornale Publimetro.