Scomparso il famoso politico ed europeista Jacques Delors, ministro del governo francese e presidente della Commissione Europea.
Lutto nel mondo delle istituzioni europee: si è spento Jacques Delors, noto europeista e presidente della Commissione Europea dal 1985 al 1995, svolgendo al suo interno tre mandati consecutivi. È stato l’unico presidente ad aver svolto così tanti mandati uno di seguito all’altro. Durante i suoi mandati vi furono molti avvenimenti importanti per l’Unione Europea, come gli accordi di Schengen e il Trattato di Maastricht.
Non solo politico: la carriera amministrativa di Delors
Originario del dipartimento della Corrèze e laureato alla Sorbona, Delors lavorò dal 1945 al 1962 alla Banca di Francia come il padre. Svolse mansioni prima come capo servizio e poi come membro di gabinetto del direttore generale dei titoli e del mercato monetario. Inoltre, fece parte della sezione di pianificazione e investimenti nel Consiglio economico e sociale della repubblica francese.
Dal 1962, venne nominato capo servizio per gli affari sociali e culturali nel Commissariato generale per la pianificazione. Dal 1969 al 1972 fu consigliere economico di Jacques Chaban-Delmas, nominato primo ministro da Georges Pompidou appena divenuto presidente della repubblica.
Durante la nomina di consigliere, Delors ispirò il progetto della Nouvelle Société ed elaborò riforme sul diritto del lavoro. Nonostante gli sforzi, solo parte dei suoi progetti politici vennero messi in pratica, a causa del contrasto esercitato dal presidente Pompidou. Fece anche parte del Consiglio generale della Banca di Francia dal 1973 al 1979.
L’esordio in politica: dal partito socialista alla Commissione Europea
Vicino ai democratici cristiani di orientamento sociale, Delors iniziò la sua carriera politica fondando nel 1959 il gruppo di discussione Citoyens 60, che diresse per 6 anni. Fece anche parte del gruppo Reconstruction e collaborò attivamente con riviste di estrema sinistra, scrivendo articoli di matrice marxista.
Infatti, nel 1974 aderì al partito socialista guidato da François Mitterrand e partecipò, in quello stesso anno e nel 1981, alla redazione del programma elettorale di Mitterrand per le elezioni presidenziali. Fece parte del comitato direttivo del partito dal 1979, lo stesso anno in cui divenne membro del Parlamento europeo.
Diresse, una volta entrato in Parlamento, la sua commissione per gli affari economici e monetari. Tuttavia, si dimise da europarlamentare nel 1981, quando venne nominato ministro del governo francese.
Dal 1985 al 1995, Delors presiedette la Commissione europea per tre mandati consecuitivi, un unicum nella storia di questo organo. Viene ricordato da tutti come un presidente carismatico. Durante i suoi mandati, infatti, ci furono grandi cambiamenti come l’istituzione del mercato unico, la firma dell’Atto unico europeo, gli accordi di Schengen e il Trattato di Maastricht, base dell’Unione europea.
Dopo la Commissione europea: il ritiro dalle scene
Nel 1994 il Partito socialista gli propose di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995. I sondaggi erano favorevoli, ma alla fine Delors non si candidò e lasciò la strada aperta per il rivale Lionel Jospin, anche se quest’ultimo venne sconfitto da Jacques Chirac.
Dopo questo episodio, Delors si ritirò dalla carriera politica, anche se continuò a far parte del Partito socialista e ad intervenire nel dibattito europeo, in particolare su temi legati all’integrazione europea. Nel 2010 appoggiò la creazione del Gruppo Spinelli, di cui fu attivo membro.