Jannik Sinner torna a lavorare con il preparatore atletico Umberto Ferrara a Montecarlo: ecco come si prepara al cemento.
Il rientro di Umberto Ferrara al fianco di Jannik Sinner segna un momento importante nella preparazione del tennista azzurro. Dopo una collaborazione interrotta e, successivamente, una sospensione legata al caso Clostebol, il duo si è ricomposto, portando di nuovo sul campo un approccio consueto ma rinnovato. In questo testo ti racconto il contesto generale e le tappe che hanno preceduto questo ritorno, creando progressivamente l’interesse del lettore.
Nel cuore del Principato di Montecarlo, una delle piazze più esclusive del tennis su cemento, Sinner ha scelto di ritornare a collaborare con Ferrara. La notizia è arrivata pochi giorni dopo l’uscita ufficiale del comunicato che delineava il nuovo assetto dello staff atletico di Sinner, scatenando reazioni su scala internazionale. Il ritorno di Ferrara, già preparatore di fiducia nel passato dell’azzurro, nasce da una volontà di coerenza e continuità nel percorso di crescita fisica dell’atleta.

Allenamento a Montecarlo: preparazione su cemento
Come scritto da adnkronos.com, sul cemento monegasco, Sinner ha ripreso i suoi allenamenti in vista dei tornei imminenti. Accanto a lui, Ferrara è presente con un cappellino da sole, osservando da un angolo del campo e pronto a intervenire. Questo modello di lavoro evidenzia un rapporto di fiducia reciproca, dove il preparatore può intervenire in tempo reale su postura, carichi di lavoro e prevenzione di infortuni. L’obiettivo è chiaro: arrivare al Cincinnati Open e agli US Open con un rendimento atletico massimizzato.
Perché il ritorno di Ferrara fa la differenza
La scelta di tornare a collaborare con Umberto Ferrara non è casuale: il suo ruolo è stato fondamentale in passato per lo sviluppo atletico di Sinner, soprattutto nella fase di passaggio dal ruolo di promessa a tennista di vertice. Il suo ritorno, come evidenziato nella nota ufficiale, viene presentato come una scelta condivisa con l’intero team di gestione: si punta su continuità, affidabilità e un progetto fisico duraturo.
Il coordinamento tra preparazione atletica e programmazione tecnica garantisce che ogni seduta sia funzionale agli obiettivi precisi: forza esplosiva, resistenza, rapidità nei cambi di direzione e capacità di recupero tra match molto intensi. In particolare, negli Stati Uniti la superficie dura e le condizioni ambientali (caldo, umidità, programmazione serrata) richiedono una preparazione atletica di altissimo livello: Ferrara conosce bene queste dinamiche e sa come modulare il carico di lavoro per evitare stanchezza e picchi di affaticamento.