Come Jannik Sinner ha ritrovato serenità dopo la finale del Roland Garros, tra amici, ping pong e riflessioni sulla prestazione sul rosso.
Nel mondo frenetico del tennis professionistico, dove la pressione e l’attenzione mediatica non danno tregua, ogni pausa ha un significato profondo. Jannik Sinner, reduce dalla finale del Roland Garros persa contro Carlos Alcaraz, ha scelto di ricaricare le energie in modo semplice e autentico. Solo dopo qualche giorno ha condiviso quei momenti, lasciando trapelare gradualmente ciò che è successo dietro le quinte.
Alla vigilia del suo debutto al torneo di Halle — dove è il campione in carica — il numero 1 d’Italia ha parlato in occasione della giornata dedicata ai media. Non di tattica o di classifica, ma di qualcosa di molto più personale: la necessità di tornare alla normalità per ritrovare il proprio equilibrio. Un dettaglio sorprendente è emerso solo alla fine della sua intervista.

Tra amici, famiglia e ping pong per ritrovare se stesso
Dopo l’intensità emotiva della finale, Sinner ha scelto di rientrare a casa, lontano dai riflettori. “Ho passato qualche giorno con gli amici e i miei familiari divertendomi a fare cose semplici, come giocare a ping pong. Per me è importante trovare il tempo e il modo per vivere un po’ la normalità, ho la fortuna di essere circondato da persone che tengono a me e mi vogliono molto bene.” Queste parole, dette con semplicità, rivelano un approccio maturo alla gestione del successo e delle sconfitte.
L’analisi dopo Parigi: più forza che rimpianti
Più che sulla sconfitta, Jannik ha preferito concentrarsi su ciò che ha funzionato. “Dipende sempre come uno riesce a reagire e uscirne e anche di cosa si vuole o non vuole vedere – ha detto ai microfoni di Sky –. Posso concentrarmi sui match point mancati oppure vedere una partita mai così buona su quella superficie. Una partita dove mentalmente sono stato sul pezzo per cinque ore e mezzo.” L’intensità con cui ha vissuto il match contro Alcaraz è il vero punto di svolta per lui.
Alla fine, la notizia chiave non è la delusione, ma il modo in cui Sinner l’ha affrontata: non si è lasciato abbattere dalla sconfitta a Parigi, ma l’ha trasformata in forza. Ora, al torneo di Halle, torna con uno spirito nuovo e con la consapevolezza di aver giocato la sua miglior partita di sempre sul rosso. Come riportato da gazzetta.it