Juve, Pirlo resta (probabilmente fino a fine stagione). Alle sue spalle c’è l’ombra di Allegri. Ma per i bianconeri c’è la grana Superlega.
Non ci sono dubbi sul fatto che la Juve stia vivendo il momento più difficile degli ultimi anni sia in campo che fuori. Dopo nove anni da dominatrice assoluta, la Signora rischia di non centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League dopo la sconfitta contro il Milan. Non solo. A rischio c’è anche la partecipazione alla Serie A nel caso in cui i bianconeri non dovessero ritirarsi dalla Superlega. L’unica certezza al momento è la permanenza di Pirlo, che resterà sulla panchina della Juve anche in occasione della prossima partita di campionato.
Juve, Pirlo resta (per ora)
Digerita la sconfitta (pesante) contro il Milan, la dirigenza bianconera ha deciso di confermare Andrea Pirlo, che resta sulla panchina della Juve nonostante le polemiche e nonostante la corsa per un posto in Champions sia ormai compromessa. Con ogni probabilità il tecnico resterà alla guida della squadra fino alla fine della stagione in corso, poi la Juve dovrebbe avviare una rivoluzione che potrebbe interessare dirigenti, tecnico e calciatori.
Allegri, Zidane e Gasperini: i nomi per il dopo Pirlo
Nelle ultime settimane il nome di Massimiliano Allegri è stato accostato con insistenza alla Juventus, ma nel caso in cui Paratici e Nedved dovessero rimanere al proprio posto il ritorno di Max sarebbe quantomeno complicato. E inoltre rumors dalla Spagna avvicinano il nome di Allegri al Real Madrid. A quel punto per la Juve si aprirebbe la pista Zidane. L’ultimo nome in ballo è quello di Gasperini, considerato come un buon profilo per avviare un nuovo ciclo all’insegna del bel gioco.
Figc, Juve rischia l’esclusione dalla Serie A se non si ritira dalla Superlega
Ma a fare notizia è anche il caso della Superlega, con la Juventus che, come Real Madrid e Barcellona, ha deciso di non ritirarsi dal progetto.
“La Juve sarebbe esclusa se non si ritira dalla Superlega come sapete per nove società c’è stato il ritorno. Altre tre, tra cui la Juventus, sono abbastanza resistenti. Ma c’è una norma molto chiara e precisa del Cio, e a scendere negli statuti del Coni e delle Federazioni. Se la società non dovesse accettare il principio, mi dispiace, sarebbe fuori. Io spero però che presto cessi questo braccio di ferro”, ha dichiarato Gravina come riferito dall’Agi.