Alessandro Del Piero parla del suo legame con la Juventus, del periodo in Serie B nel 2006 e del suo desiderio di tornare al club.
Alessandro Del Piero, storico capitano della Juventus, celebra i suoi 50 anni ripercorrendo momenti chiave della sua carriera bianconera, dalla retrocessione in Serie B nel 2006 fino alla sua volontà di restare vicino alla società.
L’occasione per raccontare questi ricordi è stata un’intervista speciale con Federico Buffa e il direttore di Sky Sport, Federico Ferri, nel format “Federico Buffa Talks”. Del Piero ha svelato il suo legame profondo con il club e le sue riflessioni su come il passato e la sua esperienza possano ancora influenzare il futuro della Juve.
Il legame tra Del Piero e la Juventus
Del Piero ha chiaramente espresso il suo desiderio di tornare a far parte della Juventus in un ruolo chiave. “Io credo che una persona, o più di una persona nell’entourage di una società, che abbia partecipato alla storia del club debba esserci e debba ricoprire mansioni. Il legame che ho con la Juve, ovvero tutte le persone che hanno partecipato al mio percorso in bianconero, rimane bello com’era all’epoca.” – Continua l’ex capitano bianconero – “Non lo sporcherò mai con niente, se mai dovessi ricoprire un ruolo in questa società. Mi riferisco anche ai tifosi, il fattore campo si sente. Ma sapete cosa vuol dire avere la gente che esulta anche per una scivolata, una rincorsa, ovviamente per un gol? Stadi come quelli moderni poi, così vicini ai calciatori, ti fanno volare,” ha dichiarato.
Il capitano ha raccontato del calore del tifo e della sua importanza per i calciatori, sottolineando come la Juventus necessiti di figure di riferimento capaci di trasmettere questa passione.
Il dramma della Serie B nel 2006
La retrocessione in Serie B rappresenta un momento cruciale nella storia di Del Piero e della Juventus. “Quando siamo retrocessi in Serie B con la Juventus abbiamo trovato un campionato totalmente diverso da quello a cui ero ed eravamo abituati. Quello è stato un momento drammatico per la Juve. C’era tanto odio nei nostri confronti, noi eravamo i capri espiatori, che sul campo dovevano penare.” – Continua l’ex campione del mondo nell’intervista – “Entrando in campo pensavo che solo un mese e mezzo prima ero a Berlino a sollevare la Coppa del Mondo. Ero comunque sereno perché essere lì in Serie B era una mia scelta,” ha ricordato.
Del Piero ha descritto le difficoltà di affrontare ogni partita, con tutte le squadre che vedevano la Juventus come un bersaglio da battere. “Il momento era drammatico anche per come ci vedeva la gente e per quello che pensavano di noi. Ho giocato con compagni straordinari in Serie B. Per la Juve era un momento di ricostruzione, avevamo delle posizioni scoperte e anche la penalizzazione di -17 che ci era stata inflitta in classifica. Per tutte le squadre era la partita della vita, non potevamo permetterci tanti sorrisi.”
Il percorso dal baratro del 2006 fino al ritorno ai vertici italiani ed europei è un segno indelebile di ciò che Del Piero ha rappresentato per la Juventus. Le sue parole testimoniano un amore profondo per il club, un legame che potrebbe portarlo nuovamente a ricoprire un ruolo ufficiale, continuando a ispirare nuove generazioni di tifosi e calciatori.