La Juventus si interessa a Raheem Sterling del Chelsea, ma la trattativa presenta difficoltà. Le cifre e la formula proposta.
La Juventus è alla ricerca di rinforzi per le fasce offensive e, dopo aver avvicinato Nico Gonzalez della Fiorentina, punta gli occhi su un nome di calibro internazionale: Raheem Sterling.
Il club bianconero, in una fase di ricostruzione, valuta attentamente ogni possibilità per migliorare la rosa a disposizione di Thiago Motta. Tuttavia, portare l’attaccante inglese a Torino non sarà un compito facile. La trattativa con il Chelsea si preannuncia complessa, con diversi ostacoli da superare, soprattutto sul piano economico e sulla formula di trasferimento.
Juventus-Sterling: un’operazione complessa, ma non impossibile
Sterling, reduce da una stagione non brillante con i Blues, potrebbe vedere ridotto il suo spazio nella rosa di Maresca, soprattutto dopo l’arrivo del portoghese Pedro Neto. Nonostante abbia segnato 8 gol e fornito altrettanti assist in 31 partite di Premier League, il suo futuro a Londra è incerto, aprendo la porta a un possibile trasferimento.
La Juventus avrebbe sondato il terreno, ma l’operazione presenta diverse insidie, a partire dall’ingaggio elevato del giocatore, che percepisce attualmente 9,3 milioni di sterline a stagione.
La formula del trasferimento: prestito o acquisto definitivo?
Il Chelsea preferirebbe cedere Sterling a titolo definitivo per liberarsi di un ingaggio pesante e fare cassa. D’altra parte, la Juventus, già impegnata nell’acquisto di Nico Gonzalez, opterebbe per una formula più flessibile, come il prestito con diritto di riscatto. Questa differenza di vedute potrebbe rappresentare un nodo cruciale nella trattativa.
Un altro aspetto da considerare è la necessità della Juventus di liberare spazio in rosa e alleggerire il monte ingaggi. Dopo l’uscita di Matías Soulé, il club torinese sta cercando di piazzare anche Federico Chiesa, che sembra non rientrare più nei piani della società. Questa cessione potrebbe garantire la liquidità necessaria per tentare il colpo Sterling, ma restano comunque numerose incognite legate alla fattibilità dell’operazione.
