Juventus: tutti i motivi della crisi a partire da Allegri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Juventus: tutti i motivi della crisi a partire da Allegri

Massimiliano Allegri

L’analisi dettagliata della crisi della Juventus: oltre il ruolo di Allegri, dalla mancanza di leadership alla confusione tattica.

La situazione attuale della Juventus appare complessa e multidimensionale. Da un lato, Massimiliano Allegri, allenatore storico del club, si trova al centro delle critiche per il marcato declino delle prestazioni della squadra. Tuttavia, attribuire la responsabilità della crisi esclusivamente alla guida tecnica sarebbe riduttivo. Un’indagine più approfondita rivela che le radici del problema si estendono ben oltre la figura dell’allenatore, coinvolgendo vari aspetti sia dentro che fuori dal campo.

Massimiliano Allegri
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La leadership silente e il declino dei senatori

Il calo delle prestazioni della Juventus non può essere disgiunto dalla mancanza di una leadership forte e carismatica all’interno dello spogliatoio. Figure storiche come Gianluigi Buffon hanno lasciato un vuoto non pienamente colmato da giocatori come Wojciech Szczesny o Alex Sandro, i quali, pur essendo considerati “senatori”, non sembrano esercitare un’influenza decisiva sul morale della squadra. La leadership tecnica di Adrien Rabiot, seppur preziosa, non basta a compensare la carenza di figure guida capaci di spronare il collettivo nei momenti di difficoltà.

Dilemmi tattici e scelte controversie

Allegri si trova a fronteggiare non solo critiche relative alla gestione dello spogliatoio ma anche dubbi sulle sue scelte tattiche. La decisione di non sperimentare un tridente offensivo, nonostante l’emergere di talenti come Yildiz e le potenzialità di Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, solleva interrogativi sull’adattabilità tattica del tecnico. Inoltre, l’incapacità di trovare alternative valide al modulo 3-5-2, una volta divenuto prevedibile agli occhi degli avversari, ha contribuito a creare una situazione di stallo e confusione tattica.

Il calo di rendimento di giocatori chiave, quali Vlahovic e la mancanza di supporto da parte di elementi esperti come Arek Milik, evidenzia una squadra che, nonostante il talento disponibile, fatica a trovare coesione e determinazione. La recente espulsione di Vlahovic simboleggia una fase di frustrazione e disorientamento, accentuando la necessità di una riflessione profonda sul futuro prossimo della Vecchia Signora.

In conclusione, la Juventus si trova ad un bivio cruciale. Le difficoltà attuali richiedono ben più di un cambio alla guida tecnica; è necessario un rinnovamento che parta dallo spogliatoio, passi per una chiara definizione delle gerarchie e arrivi a una rivisitazione delle strategie in campo. Solo attraverso un approccio olistico che consideri tutti gli aspetti della crisi sarà possibile per la Juventus ritrovare la strada del successo e aprire un nuovo ciclo vincente.

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ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2024 1:39

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