Kamala Harris definisce “sconsiderata” la ricandidatura di Joe Biden nel suo nuovo libro: ecco le sue dichiarazioni.
Nonostante il caos negli USA per l’uccisione di Charlie Kirk, non passa inosservato quanto detto da Kamala Harris nelle pagine del suo nuovo libro. Come riportato da Sky News, “107 Days” si preannuncia come una testimonianza potente e controversa, in cui l’ex vicepresidente critica la decisione di Joe Biden di candidarsi per un secondo mandato.

Kamala Harris e lo stato di salute di Joe Biden
Pur respingendo con forza le accuse di complotti volti a nascondere lo stato di salute di Joe Biden, l’ex vicepresidente non nega che l’età avanzata dell’ex presidente abbia influito sulle sue capacità, specialmente nei momenti chiave della campagna elettorale.
“A 81 anni Joe ha iniziato a essere stanco. Non credo sia una sorpresa che il disastroso dibattito sia arrivato subito dopo due viaggi consecutivi in Europa e un volo verso la West Coast per una raccolta fondi”, scrive Kamala Harris.
“La ricandidatura di Biden fu una sconsideratezza”
Kamala Harris, in uno dei passaggi più forti del libro, definisce “una decisione sconsiderata” la candidatura di Joe Biden contro Donald Trump per le presidenziali del 2024. L’ex vicepresidente, aggiunge Sky News, ha puntato il dito contro chi ha permesso al presidente e alla First Lady Jill Biden di “essere lasciati da soli“.
Ha chiarito che avrebbe potuto esprimere le sue preoccupazioni, ma ha scelto di non farlo. Il motivo? “Tra tutte le persone alla Casa Bianca, ero nella posizione peggiore per convincerlo a ritirarsi. Sapevo che se gli avessi consigliato di non candidarsi, lui lo avrebbe interpretato come un gesto incredibilmente egoistico“, afferma.
Allo stesso tempo, infine, difende l’ex presidente: “Era un uomo intelligente, con lunga esperienza e profonda convinzione, capace di svolgere le funzioni di presidente. Nel suo giorno peggiore era comunque più competente, più capace di giudizio e più compassionevole di Donald Trump nel suo giorno migliore“.