Kherson senza acqua e luce dall'invasione delle truppe russe
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Kherson senza acqua e luce dall’invasione delle truppe russe

bombardamenti guerra ucraina

A Kherson niente acqua né luce dall’invasione delle truppe del Cremlino: nonostante i festeggiamenti, gli abitanti sono in difficoltà.

La riconquista di Kherson segue di poco la ritirata dei russi oltre il fiume Dnepr, che ha segnato la fine di nove mesi di occupazione. Durante i giorni scorsi le truppe del Cremlino hanno abbandonato la città di Kherson. I residenti della città festeggiano i soldati dopo la riconquista di una delle capitali. Il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, annuncia. “I residenti abbattano i simboli”. 

Anche Dimitry Kuleba, ministro degli Esteri dell’Ucraina, ha scritto su Twitter: “Kiev sta ottenendo un’altra importante vittoria”. Ormai è ufficiale: l’Ucraina ha riconquistato Kherson, in seguito al ritiro annunciato delle truppe di Mosca. 

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

bombardamenti guerra ucraina

A distanza di pochi giorni dalla riconquista della città di Kherson, le truppe di Kiev stanno sgomberando gli edifici abbandonati dalle truppe nemiche. Lo scopo della perquisizione è quello di rendere sicure tutte le abitazioni e strutture della città, bonificando il perimetro metro per metro. 

I residenti senza acqua né luce

Nonostante la città sia in visibilio per la riconquista di Kherson, l’invasione delle truppe del Cremlino ha provocato – oltre agli oltre 400 crimini di guerra commessi – numerosi danni a causa dei quali adesso la città è costretta senza luce né acqua.  

Difatti, l’occupazione delle truppe di Mosca ha portato alla distruzione di elementi essenziali come le reti idriche. Per gli abitanti di Kherson, nonostante la felicità per la riconquista del territorio, la vita non è semplice.  

“Posso dire che abbiamo a che fare con una catastrofe, non abbiamo né acqua, né elettricità, né riscaldamento. Siamo costretti in qualche modo a farcela”. Sono queste le parole di una residente di Kherson in sede d’intervista. E prosegue: “È un vero peccato che i miei figli debbano affrontare queste situazioni. Ho due bambini piccoli e non siamo riusciti a partire. Ma, grazie a Dio, siamo tutti vivi e la nostra casa non è danneggiata”. 

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 15 Novembre 2022 10:08

Pensioni, sul tavolo c’è Quota 103

nl pixel