Il killer del karaoke uccide brutalmente il compagno di cella: l'assurdo motivo
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Il killer del karaoke uccide brutalmente il compagno di cella: l’assurdo motivo

Cella carcere

Domenico Massari, noto come il “killer del karaoke”, uccide il proprio compagno di cella nel carcere di Opera.

Il penitenziario di Opera è stato teatro di un tragico evento che vede coinvolto Domenico Massari, noto anche come “il killer del karaoke”, già condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex compagna nel 2019.

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Come riportato da Tgcom24.it, Massari ha ucciso il suo compagno di cella, Antonio Magrini, dopo una lite scoppiata per la gestione degli spazi condivisi.

Cella carcere

Le indagini sull’omicidio di Magrini: cosa è successo nella cella?

Nel carcere di Opera, Massari stava scontando la sua condanna all’ergastolo quando è scoppiata una lite tra lui e Magrini, narcos e trafficante di droga.

La disputa, nata per il controllo degli spazi della cella e probabilmente anche per l’uso del telecomando, è degenerata rapidamente, portando Massari a compiere un altro atto di violenza estrema. Le autorità penitenziarie hanno confermato che Magrini è stato trovato morto all’interno della cella che condivideva con Massari.

La vicenda ha sollevato nuovamente questioni sulla sicurezza nelle carceri italiane. Le autorità stanno indagando sulle circostanze dell’omicidio di Magrini per determinare le responsabilità di Massari e capire come sia stato possibile che una lite tra detenuti sfociasse in un evento così tragico.

La storia di Domenico Massari: il killer del karaoke

Il 13 luglio 2019, Massari divenne tristemente famoso per aver ucciso Deborah Ballesio con sei colpi di pistola mentre cantava al karaoke nei bagni Aquario di Savona. La sparatoria non colpì solo la Ballesio, ma anche tre altre persone, tra cui una bambina.

Dopo il suo crimine, Massari fuggì, ma si consegnò alle autorità il giorno seguente presso il carcere di Sanremo. Durante il processo, Massari affermò che il movente dell’omicidio non era legato a motivi sentimentali, bensì economici.

L’uomo si sentiva truffato dalla sua ex compagna, avendo investito circa 300 mila euro nell’apertura di un locale di lap dance, intestato alla Ballesio. La questione economica portò a gravi tensioni tra i due, culminando nell’omicidio.

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ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2024 14:14

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