Durante l’assemblea generale all’Onu per discutere della guerra Kuleba è intervenuto accusando Mosca di aver commesso un genocidio.
Ad oggi la guerra tra Russia e Ucraina conta il 364 giorni. In questa situazione, oggi 23 febbraio 2023 all’Onu si voterà una nuova risoluzione per la pace. Secondo il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, “è un affronto alla nostra coscienza collettiva”. Sono queste le parole del segretario Onu all’apertura della sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il segretario generale dell’Onu in occasione dell’assemblea ne ha approfittato per parlare dell’imminente anniversario della guerra, che cadrà domani, definendolo “una triste pietra miliare per il popolo ucraino e per la comunità internazionale”. Il suo discorso prosegue: “Abbiamo sentito minacce implicite di usare armi nucleari. Il cosiddetto uso tattico delle armi nucleari è assolutamente inaccettabile. È giunto il momento di fare un passo indietro dal baratro”, dichiara.
La minaccia di Putin
Nel frattempo la zar di Russia Vladimir Putin ha minacciato la Moldavia, rivendicando “una battaglia ai nostri confini storici”. Invece, da parte sua, il ministro ucraino Kuleba in occasione dell’assemblea generale di oggi all’Onu ha accusato Mosca di aver commesso un genocidio durante il corso della guerra.
Già in precedenza numerosi Paesi avevano condannato le azioni barbariche messe in atto da Putin durante il corso del conflitto. Tra violenze nei confronti di donne e bambini e ucraini segregati nelle camere di tortura quella di Putin è stata una vera e propria violazione dei diritti umani.
In questo senso sono intervenuti anche altri Paesi asserendo al fatto che i crimini di guerra non resteranno impuniti. Ci sarebbe anche un dossier redatto dagli esperti indipendenti dell’Osce nel quale compaiono i numerosi crimini commessi dalle truppe russe. Sulla possibilità di stilare una nuova risoluzione per la pace è intervenuto l’ambasciatore di Mosca che ha replicato: “La bozza di risoluzione non aiuta la fine del conflitto, l’Occidente è pronto a far piombare il mondo negli abissi della guerra”.
