Attacco hacker russo contro l'Italia dopo la visita di Meloni a Kiev
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Attacco hacker russo contro l’Italia dopo la visita di Meloni a Kiev

attacco hacker

Nuovo attacco hacker ai siti istituzionali italiani da parte di un gruppo russo dopo la visita della premier Meloni a Kiev.

Il collettivo di hacker russi NoName057 con un attacco Ddos ha attaccato diversi siti di aziende e istituzioni italiane a poche ore di distanza dalla visita della premier Giorgia Meloni a Kiev. Secondo quanto ammesso dagli hacker, l’obiettivo è quello di smascherare “l’Italia russofoba”. Per fortuna, secondo quanto affermano gli investigatori, l’azione non è riuscita nell’intento in quanto i sistemi di difesa cyber sono riusciti a limitarne gli effetti dell’attacco.

Gli hacker russi hanno rivendicato l’attacco hacker sul canale Telegram, affermando che l’attacco è partito quando la premier era ancora in Ucraina. Inoltre, sostengono di aver bloccato gli accessi al sito del ministero della Difesa. Il motivo dell’attacco è l’invio di armi a Kiev. “L’Italia fornirà all’Ucraina il sesto pacchetto di assistenza militare, che includerà tre tipi di sistemi di difesa aerea. Come ha detto il primo ministro italiano Giorgia Meloni durante una conferenza stampa a Kiev, si parla dei sistemi anticarro Sampt-t, Skyguard e Spike”. Dunque, aggiungono, “continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l’Italia russofoba”.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

attacco hacker
attacco hacker

I siti hanno reagito bene secondo la cybersicurezza

Nel mirino del gruppo hacker il sito della Farnesina, del Viminale, dell’Agricoltura, il portale per il rilascio della carta d’identità elettronica e quello dei Carabinieri ma anche il sito della banca Bper e quello della società di utility A2a nonché quello del gruppo Tim. L’attacco è di tipo Ddos (Distribuited denial of service): i server che gestiscono i siti vengono presi di mira da migliaia di false richieste di accesso che ne rallentano il funzionamento e li rendono irraggiungibili.

Questa volta, rispetto al precedente attacco di hacker filorussi, i sistemi di difesa informatica hanno funzionato e i siti non sono andati in down grazie alle misure di sicurezza sono stati bloccati gli accessi provenienti da indirizzi Ip all’estero. L’Agenzia nazionale per la cybersicurezza sottolinea che quello in corso un “attacco diretto alle applicazioni, quindi più complesso” e sta monitorando con la polizia postale le dimensioni dell’attacco. L’accesso ai siti per il momento non è bloccato ma solo rallentato.

“Molti servizi sono stati prontamente ripristinati – ribadiscono dall’Agenzia Cyber – è stata data un’allerta” ed il sistema di sicurezza “nell’insieme ha reagito molto bene”. Questo collettivo di hacker NoName57, secondo le ricostruzioni degli esperti, è apparso a marzo del 2022 in seguito all’invasione russa e ha preso di mira paesi dell’Est Europa come Polonia e Lettonia.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 23 Febbraio 2023 11:26

Piantedosi su tema migranti: “In 4 mesi congiurati 21mila arrivi”

nl pixel