Nick Kyrgios torna all’attacco di Jannik Sinner con nuove accuse sul caso Clostebol. Tutti i dettagli della vicenda.
Il tennis mondiale sta vivendo una fase di grande trasformazione, con l’emergere di nuove stelle e l’inevitabile confronto con il passato. Tra queste figure spicca Jannik Sinner, capace di conquistare il vertice della classifica ATP grazie a un mix di talento, dedizione e rigore mentale. Tuttavia, il successo non sempre porta solo applausi: al contrario, può attirare critiche ingiustificate e sospetti infondati.
In un ambiente dove la pressione mediatica è costante, ogni gesto viene analizzato al microscopio. È in questo contesto che tornano a circolare le voci sul caso Clostebol, già archiviato e chiarito dalle autorità competenti. Ma per alcuni, come Nick Kyrgios, la verità ufficiale non sembra bastare.

Le accuse di Kyrgios e le provocazioni di Wawrinka
Durante un podcast registrato alla vigilia della finale degli Internazionali di Roma, Nick Kyrgios ha nuovamente insinuato dubbi sull’integrità di Sinner, avanzando una teoria che mescola sarcasmo, accuse velate e riferimenti complottisti. Le sue parole sono inequivocabili: «È il numero 1 al mondo, è come se fosse Jokic nell’Nba – dice Kyrgios con riferimento a Sinner – Davvero pensate che non lo sapesse?».
Kyrgios prosegue nel suo attacco con toni ironici e allusivi: «Paghi il fisioterapista centinaia di migliaia di dollari e lui porta, chessò, un bisturi nella sua borsa senza nulla intorno? Senza custodia? Starà lì a penzoloni? Si taglierà un dito, spalmerà della crema da massaggio su un taglio? Questi tizi sono dannatamente diligenti. Non bevono nemmeno un sorso di alcol, e si comporterebbero come se non sapessero? Pensate che un numero possa essere così ingenuo? Dai.»
Infine, l’australiano lancia un’ultima insinuazione che collega sport e istituzioni: «E poi pensi che sia solo una coincidenza che il Ceo dell’Atp, un italiano, si sia dimesso improvvisamente proprio ora…?».
Un clima teso attorno al numero 1 del mondo
A complicare ulteriormente la situazione ci ha pensato Stan Wawrinka, che ha collocato Sinner al decimo posto in una sua personale classifica all time, dietro a sé stesso, con Djokovic in vetta e Federer secondo. Il tutto come riportato da tuttosport.com
Ma Sinner non si lascia distrarre, e guarda avanti. Il focus è sul Roland Garros e sull’evoluzione tecnica del proprio gioco. E proprio qui si cela la vera notizia: secondo indiscrezioni rilanciate da media russi, il possibile successore di Darren Cahill nel ruolo di super coach potrebbe essere Carlos Moya, ex numero uno del mondo e già guida tecnica di Rafael Nadal. Una scelta che confermerebbe ancora una volta la determinazione dell’azzurro nel puntare sempre più in alto.