Nel campionato 1986/87 il Milan è guidato ancora da Nils Liedholm. Il patron rossonero Berlusconi allestisce una squadra competitiva ma a primavera lo svedese viene esonerato e sostituito da Capello.
Nils Liedholm e il Milan, una storia lunga vent’anni. Prima da calciatore, poi da allenatore. A cominciare dal 1961, appena smesse le scarpette e lasciato la fascia di capitano a Cesare Maldini: il “Barone” fa l’assistente di Rocco in panchina. Poi, nel 1964, assume il comando della guida tecnica rossonera. Il Milan, sotto la direzione dello svedese, va in testa alla classifica ma il rientro in squadra di Altafini coincide con il tracollo della squadra che perderà uno scudetto già vinto. Liedholm si ammalerà anche di epatite e sarà costretto a lasciare la panchina del Diavolo.
La “Stella”
Le strade di Liedholm e del Milan si rincontreranno nel 1977, dopo che “Liddas” ha girovagato la Penisola tra Verona, Varese, Fiorentina e Roma. Nel 1979, dopo una lunga attesa, Rivera e compagni vinceranno il 10° scudetto, quello della “Stella“. Ottenuto il traguardo tanto agognato, Nils ritorna in giallorosso, dove vincerà un altro tricolore.
L’ultimo periodo al Milan
Infine, nel 1984 Liedholm fa ancora ritorno in rossonero. Il Diavolo è reduce da stagioni difficili, con due retrocessioni in Serie B. Lo svedese imposta il modulo a zona e a fine campionato il Milan torna in Europa. La stagione successiva è drammatica sul fronte societario: Farina porta i rossoneri sull’orlo del fallimento e solo l’intervento di Berlusconi evita il peggio. Il campionato 1986/87 vede ai nastri di partenza un Milan ambizioso, grazie agli acquisti di Giovanni Galli, Donadoni, Galderisi, Bonetti e Massaro. Baresi e compagni, dopo un avvio incerto, iniziano a ingranare si posizionano stabilmente in zona Uefa. In primavera, tuttavia, i rossoneri accusano una flessione importante e dopo quattro gare senza vittorie Berlusconi decide l’esonero di Liedholm. Al posto dello svedese viene chiamato Capello, che condurrà la squadra alla qualificazione europea.