La Banca Mondiale torna a rimarcare un’allarme importante, quale motivo di profonde angoscie. La crisi economica globale è sempre più vicina.
Dopo la pandemia, ecco arrivare la guerra in Ucraina. Secondo la Banca Mondiale: “Per molti Paesi, la recessione sarà difficile da evitare”.
Una crisi economica globale, sembra, perciò, quasi impossibile da evitare, così come una potente recessione economica, che mieterà parecchie vittime, tra molti Paesi del mondo.
Questi i prognostici della Banca Mondiale, in coda al biennio di pandemia e all’ingresso in una guerra, come quella in Ucraina, totalmente inaspettata e dalle pieghe tutt’altro che rasserenanti.
La ripresa economica mondiale, sembra così subire un’importante battuta d’arresto, mentre lievitano i pericoli relativi ad una stagflazione. In altre parole, pare che l’economia dell’intero pianeta, stia attraversando un momento di prolungato malessere, infarcito da un’inflazione importante.
Lo scorso Gennaio, l’aspettativa di sviluppo del Pil mondiale, era pari al 4,1%, mentre ora è dimezzata al 2,9%.
Le parole di David Malpass
Le parole espresse ieri, dal Presidente della Banca Mondiale, David Malpass, non lasciano scampo ad equivoco alcuno: “Per molti Paesi, la recessione sarà difficile da evitare”.
Malpass, ha poi continuato: “La crescita contenuta probabilmente persisterà per tutto il decennio, a causa della debolezza degli investimenti nella maggior parte del mondo. Con un’inflazione che in molti Paesi sta raggiungendo i massimi da molti decenni a questa parte e un’offerta che, si prevede, crescerà lentamente, c’è il rischio che l’inflazione resti alta ancora a lungo”.
In poche parole, quel timido spiraglio di ripresa economica, seguita al biennio pandemico, è stato presto soffocato dall’invasione dell’Ucraina. I consigli di Malpass al riguardo? Abolire il prima possibile i divieti legati agli scambi commerciali.
Proprio ieri, la Banca Mondiale ha confermato 1 miliardo e mezzo di dollari, legati a finanziamenti ulteriori, a sostegno dell’Ucraina. Questi “saranno utilizzati per pagare i salari del governo e degli operatori sociali”. Le stime future, per la regione colpita dalla guerra, però, sono tutt’altro che rassicuranti: il Pil dell’Ucraina potrebbe contrarsi del 45% nel 2022. Le conseguenze? Un aumento indiscriminato della povertà, in tutto il territorio ucraino.