Il Salone del libro di Torino “caccia” Altaforte, l’editore non ci sta: Non me ne vado

Il Salone del libro di Torino “caccia” Altaforte, l’editore non ci sta: Non me ne vado

Altaforte esclusa dal Salone del libro di Torino dopo l’iscrizione di Francesco Polacchi nel registro degli indagati per Apologia di fascismo.

Il Salone del Libro di Torino del 2019 si è trasformato in un caso di cronaca nazionale per la presenza di Altaforte, casa editrice vicina a CasaPound. A pochi giorni dall’apertura del Salone, l’editore ha sciolto ogni dubbio condannando l’Antifascismo, cestinandolo come il male dell’Italia. C’è di più. Proprio con Altaforte è stato pubblicato un libro-intervista su Matteo Salvini, una sorta di autobiografia del ministro che ha risposto a cento domande di una giornalista.

Salone del Libro di Torino, revocata l’autorizzazione ad Altaforte

Dopo l’iscrizione di Francesco Polacchi nel registro degli indagati per apologia di fascismo, le autorità hanno deciso di revocare l’autorizzazione ad Altaforte che quindi non potrà presentare il suo libro alla nota kermesse dedicata all’editoria.

fonte foto https://www.facebook.com/SaloneLibroTorino/

La conferenza stampa improvvisata di Francesco Polacchi

Francesco Polacchi, in occasione dell’apertura delle porte del Salone del Libro di Torino, ha tenuto una conferenza stampa improvvisata criticando l’esclusione dal salone e affermando che nella giornata di sabato terrà la presentazione del suo libro in un luogo che ancora non è stato comunicato.

Esposto del Comune di Torino e della Regione Piemonte, Francesco Polacchi indagato per apologia di fascismo

Dopo le dichiarazioni dell’editore di Altaforte contro l’antifascismo, il sindaco di Torino e il governatore del Piemonte hanno presentato un esposto contro Polacchi. La Procura, ricevuti gli incartamenti, ha deciso di inserire il nome di Polacchi nel registro degli indagati con l’accusa di apologia di fascismo.