Non c’è uno slot disponibile per far atterrare il volo italiano all’aeroporto, la Cina blocca a Wuhan il ragazzo italiano di diciassette anni. Poi il passo indietro.
Non c’è pace per il ragazzo italiano di diciassette anni che si trova a Wuhan e che avrebbe dovuto già lasciare la Cina in due occasioni. O forse finalmente sì.
La prima volta Niccolò avrebbe dovuto fare ritorno con un volo dell’Aeronautica militare italiana, la seconda volta con uno dell’Aeronautica militare britannica. In entrambi i casi il giovane è stato costretto a rimanere a terra per un’alterazione della temperatura. Gli esami e i test hanno escluso il contagio da coronavirus e per questo motivo Luigi Di Maio ha deciso di muoversi in prima persona per assicurare al ragazzo un rapido rientro in Italia.
La Cina ‘blocca’ a Wuhan il ragazzo di 17 anni di Grado
Per provare a risolvere la situazione il Ministro degli Esteri aveva organizzato un volo militare diretto a Wuhan per il il recupero di Niccolò, il ragazzo di Grado che di fatto si trova bloccato nell’epicentro dell’epidemia. E ovviamente più tempo passa sul territorio più aumentano i rischi di un effettivo contagio.
Pechino aveva bloccato il volo italiano facendo sapere di non avere a disposizione spazi liberi per far atterrare il mezzo a Wuhan. Le autorità hanno dato infatti la precedenza ai mezzi che trasportano beni di prima necessità.
Tensione tra Italia e Cina, si rischia il caso diplomatico
La motivazione potrebbe essere anche comprensibile ma i sospetti sorgono se pensiamo al fatto che la tensione tra Pechino e Roma è elevata, è tangibile. La Cina nelle scorse settimane ha evidenziato il proprio disappunto per lo stop al traffico aereo diretto imposto dal governo italiano.
Si sblocca la situazione, Niccolò può tornare in Italia
Stando a quanto riferito dall’Ansa, le autorità cinesi, nella tarda mattinata del 13 febbraio, hanno autorizzato il rimpatrio di Niccolò che può finalmente fare ritorno in Italia. L’informazione è stata confermata da uomini della Farnesina.