Il parlamento cinese ha approvato la legge su Hong Kong, che secondo gli attivisti instaurerà un vero e proprio stato di polizia.
HONG KONG – Il parlamento di Pechino ha approvato all’unanimità la contestatissima legge sulla sicurezza nazionale nei confronti dell’ex colonia britannica. La legge, il cui testo dovrebbe essere reso noto nelle prossime ore, punisce gli atti di sovversione, secessione, terrorismo e collusione con le forze straniere compiuti nell’ex colonia britannica.
Il provvedimento, che ha causato la dura opposizione di Usa, Ue e Gran Bratagna, è visto come una stretta all’ampia autonomia di Hong Kong prevista al momento del passaggio della città dalla sovranità di Londra a quella di Pechino.
Wong: “E’ stato di polizia”
La legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina “segna la fine della Hong Kong che il mondo conosceva. Con poteri spazzati via e una legge indefinita, la città diventerà uno stato di polizia segreta“: lo scrive su Twitter l’attivista pro-democrazia Joshua Wong, sul via libera alla misura del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo. Wong, insieme a figure di primo piano come Nathan Law, Jeffrey Ngo e Agnes Chow, ha dato le dimissioni da Demosisto, partito nel mirino per le campagne pro suffragio universale e la richiesta di sanzioni contro gli abusi sui diritti della Cina.
Lam: “Pronti contro sanzioni Usa”
La governatrice della regione, Carrie Lam, ha dichiarato: “Hong Kong prenderà le necessarie contromisure nell’ipotesi di sanzioni da parte degli Stati Uniti. Esse non ci spaventano“. Il Dipartimento del Commercio statunitense ha iniziato ieri il processo di congelamento dello speciale status vantato dall’ex colonia britannica nei rapporti bilaterali con gli Stati Uniti.
Manifestazioni a Hong Kong, arresti
L’entrata in vigore della nuova legge, come prevedibile, è stata accolta dalle manifestazioni di piazza e dai primi arresti. Centinaia di persone hanno manifestato contro la nuova norma violando così il divieto di assembramento. La Polizia ha agito con la consueta decisione. Ha disperso la folla con i cannoni ad acqua e con cariche di alleggerimento. Si registrano anche i primi arresti in nome della nuova legge.
Usa, ok della Camera a sanzioni
La Camera Usa ha votato per procedere con le sanzioni a carico di Pechino. Il provvedimento penalizza le banche che fanno affari con Pechino per la legge sulla sicurezza firmata da Xi Jinping.