Dopo il via libera dell’Ungheria, anche la Turchia ha ratificato l’entrata della Finlandia nella Nato. Ora manca la Svezia.
I due Paesi Nato che avevano bloccato l’entrata di Finlandia e Svezia nell’Alleanza Atlantica, Turchia e Ungheria, hanno finalmente ratificato l’entrata della Finlandia ponendo fine ad una lunga era di neutralità del Paese scandinavo tra i due blocchi, da una parte quello occidentale e dall’altro quello sovietico. Ora manca però l’entrata della Svezia.
La Finlandia ha deciso di entrare nella Nato dopo l’invasione russa in Ucraina. Il paese scandinavo condivide con la Russia chilometri di confine e ha temuto per la sua sicurezza. Ma il processo è stato rallentato da due dei paesi membri dell’Alleanza – per l’adesione c’è bisogno della ratifica di tutti i paesi membri – che hanno posto il loro veto, Turchia e Ungheria. Un veto che però vale soprattutto per la Svezia e che vige ancora.
Ora tocca alla Svezia
Budapest non gradisce le varie critiche al governo di Viktor Orban da parte di Stoccolma mentre Ankara accusa la Svezia di sostenere il Pkk, il partito curdo dei lavoratori considerato terroristico. Erdogan, con il veto alla Svezia, cerca di far prevalere i suoi interessi contro il suo nemico principale: la popolazione curda e chiede l’estradizione per i tanti rifugiati curdi nel Paese.
Come ha dichiarato la premier finlandese Sanna Marin dopo la ratifica dell’ultimo paese per l’entrata nella Nato, “La Finlandia ora e in futuro è al fianco della Svezia e sostiene la domanda di adesione del paese“. Anche il presidente finlandese ha ringraziato tutti i 30 Paesi membri della Nato per il loro «sostegno» alla sua imminente adesione all’Alleanza. «Voglio ringraziarli tutti per la loro fiducia e il loro sostegno», ha detto Sauli Niinist auspicando l’ingresso «il prima possibile» della Svezia, anch’essa candidata ma ancora bloccata dalla Turchia.