Le rivolte in Francia spaventano l’Italia: si teme l’effetto contagio

Le rivolte in Francia spaventano l’Italia: si teme l’effetto contagio

Gli scontri contro la polizia, iniziati a Nanterre dopo l’uccisione di un ragazzo da parte di un agente, si stanno diffondendo nel resto d’Europa.

Ciò che sta succedendo in Francia, sempre più terreno di scontri con le forze dell’ordine, si sta rapidamente diffondendo nel resto d’Europa. Anche in Italia si teme un possibile “contagio” e gli agenti anti-sommossa si starebbero già preparando al peggio. L’uccisione del giovane Nahel da parte di un poliziotto, l’origine simbolica di questa nuova epidemia, ha dato origine a proteste furiose contro gli agenti con tanto di macchine date alle fiamme, negozi distrutti e persone ferite.

Le rivolte in Francia si sono rapidamente diffuse anche a Bruxelles, Liegi e a Losanna, dove le manifestazioni proseguono da giorni. La preoccupazione, però, sta aumentando anche in Italia dopo le scene viste questo sabato a Torino. Un corteo, promosso dal centro sociale Gabrio contro i Cpr e le politiche sull’immigrazione, ha urlato slogan di solidarieà verso il ragazzo francese ucciso: “Ai compagni che stanno manifestando” e “La polizia uccide, vendetta per Nahel“.

Il commento di Salvini

Anche il vicepremier Matteo Salvini ha voluto dire la sua su ciò che sta succedendo in Francia, spiegando che è il “risultato di anni di errori e follie ideologiche in tema di immigrazione, soprattutto islamica, di permissivismo giudiziario, di banlieue in mano alla criminalità, di tolleranza verso comportamenti inaccettabili. Scene e scenari intollerabili in un Paese occidentale, nel cuore della società europea“.

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