Ad Atreju 2024, Giuseppe Conte sottolinea l’autonomia del M5S e stasera è previsto l’intervento del presidente argentino Javier Milei.
Al penultimo giorno della kermesse Atreju 2024, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è intervenuto di fronte alla platea per ribadire la linea indipendente del suo movimento. Ha dichiarato: “Noi ci siamo definiti progressisti indipendenti, vuol dire avere una visione diversa da quella destra e lavorare per costruire un’alternativa di governo. Non saremo mai il cespuglio o lo junior partner di nessuno. Facciamo le nostre battaglie e non siamo per fare alleanze strutturali con il Pd perché snaturerebbe le nostre battaglie.”
Conte: “Il M5S non è junior partner di nessuno”
Conte ha aggiunto: “Siamo per confrontarci e poi, a tempo debito, se ci sono i presupposti per un’alternativa di governo solida. È una domanda che dovrebbe fare a lei”, rispondendo a chi gli chiedeva se la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, avesse compreso questa posizione.
Riguardo ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha risposto alle critiche di Mario Sechi, direttore di Libero: “Ho portato a casa 209 miliardi. Se fossero solo debito, allora non dovevate toccarli. Gli unici cantieri che sono in giro sono di quei 209 miliardi.”
Javier Milei ospite d’onore ad Atreju
Questa sera, il programma prevede l’intervento del presidente argentino Javier Milei, accolto con grande interesse dagli organizzatori e dalla platea. Milei, noto per le sue posizioni fortemente liberiste e antistataliste, ha recentemente ricevuto la cittadinanza italiana dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Questo gesto simbolico sottolinea il legame tra i due leader, che condividono una visione di rinnovamento e apertura nelle relazioni tra i rispettivi paesi. La partecipazione di Milei ad Atreju rappresenta un importante momento di confronto su tematiche globali, arricchendo il dibattito di una prospettiva internazionale.
La giornata di chiusura, prevista per domani, vedrà salire sul palco gli alleati di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi e Antonio Tajani, prima del discorso conclusivo di Giorgia Meloni. Atreju continua così a porsi come uno spazio di dialogo politico significativo e aperto a differenti visioni.