La moglie di Navalny rivela tutto: “Abbiamo preso dei campioni biologici". Il video
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La moglie di Navalny rivela tutto: “Abbiamo preso dei campioni biologici”. Il video

Yulia Navalnaya

Navalnaya rivela che test effettuati su campioni biologici di Alexei Navalny in due laboratori europei confermano la presenza di veleno.

A un anno dalla morte di Alexei Navalny, storico oppositore di Vladimir Putin, la sua vedova Yulia Navalnaya torna a denunciare pubblicamente quanto accaduto. In un video pubblicato sui social il 17 settembre 2025, ha dichiarato di essere riuscita a far trasferire all’estero campioni biologici del marito, prelevati poco dopo la morte. I materiali sarebbero stati analizzati in due distinti laboratori occidentali, in Paesi non meglio specificati, e in entrambi i casi i test avrebbero confermato la presenza di sostanze velenose.

Aleksej Naval'nyj
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Il caso Navalny: nuove rivelazioni a un anno dalla morte

Navalny è morto nel febbraio 2024 in una colonia penale situata oltre il Circolo Polare Artico, dove stava scontando una pena di oltre 30 anni. Secondo la versione ufficiale russa, sarebbe collassato durante una passeggiata a causa di un malore improvviso. Aveva 47 anni. Tuttavia, la nuova testimonianza della moglie getta ombre inquietanti sulla narrativa ufficiale, suggerendo un possibile avvelenamento orchestrato a livello istituzionale.

Analisi indipendenti e accuse di silenzio politico

Come riportato da ilgiornale.it, secondo quanto dichiarato da Yulia Navalnaya, i campioni biologici furono fatti uscire clandestinamente dalla Russia e affidati a strutture estere specializzate. Entrambi i laboratori, che avrebbero lavorato in modo indipendente, avrebbero trovato riscontri chiari: Navalny è stato avvelenato. Tuttavia, la vedova denuncia che i risultati completi non sono mai stati pubblicati, accusando i centri di analisi di piegarsi a pressioni politiche internazionali, presumibilmente legate al timore di incrinare i rapporti con il Cremlino.

Navalnaya chiede ora con forza che le relazioni scientifiche complete vengano rese pubbliche, affinché si possa fare piena luce sulle cause della morte del marito. Dopo il decesso, la famiglia aveva già denunciato l’occultamento del corpo da parte delle autorità russe e le difficoltà incontrate nel poter accedere alla salma. Solo dopo una settimana, e sotto forte pressione pubblica, Navalny è stato sepolto a Mosca, dove migliaia di cittadini hanno sfidato la repressione per rendergli omaggio.

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ultimo aggiornamento: 17 Settembre 2025 12:32

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