La prima notte in cella di Martina Patti, la giovane madre che ha assassinato la piccola Elena del Pozzo (5).
Martina Patti avrebbe trascorso la notte in isolamento, all’interno di una cella dell’Istituto femminile di Piazza Lanza, in quel di Catania. La giovane donna appare ancora sotto shock. Martina è stata tenuta sotto controllo h24, nel timore che potesse compiere l’ennesimo gesto estremo, all’interno delle mura carcerarie
Patti ha confessato ieri, l’omicidio della figlia, Elena del Pozzo.
Adesso, la sicurezza del carcere si angoscia che, se lasciata sola, Martina possa uccidersi. Il legale della donna, Gabriele Celesti, incontrerà la sua assistita già dalle prossime ore, poco prima che questa venga sottoposta ad un interrogatorio di garanzia, in presenza del gip. L’interrogatorio sarebbe stato programmato per la giornata di domani, 17 Giugno.
Oggi, sarà dato il via alle operazioni legate all’esecuzione dell’autopsia, sul corpicino di Elena del Pozzo.
Le ipotesi del delitto
Secondo le prime analisi redatte, la bambina sarebbe stata uccisa con una serie ripetuta di coltellate, inferte lungo la schiena. Secondo gli inquirenti, Elena sarebbe stata assassinata in casa, mentre guardava i cartoni animati.
Si indaga sul movente dell’omicidio. Martina non avrebbe mai delineato una chiara motivazione, in merito al gesto estremo, commesso sulla figlia. Ancora, gli inquirenti credono si sia trattato di gelosia, nei confronti della nuova compagna dell’ex fidanzato. Pare infatti che Elena stesse legando molto con la nuova donna del padre.
Le parole del legale Celesti: “Ha agito come se non fosse lei. Come se avesse dovuto soccombere a una forza sovrannaturale alla quale non ha potuto resistere. Non c’è stato un pensiero che l’ha potuto frenare. Il mio con Martina, è stato un interrogatorio drammatico, in cui l’assistita ha mostrato di aver perso consapevolezza del fatto”.