Il terzo grado del processo ad Andrea Pavarini è terminato ed è stata presa la decisione definitiva sulla sua condanna.
La Corte di Cassazione ha chiuso il processo contro Andrea Pavarini. La sentenza espressa in appello è stata confermata: il 33enne dovrà scontare l’ergastolo. L’uomo, nel gennaio di tre anni fa, aveva violentato ed ucciso nel bresciano la 39enne Francesca Fantoni. Pavarini l’aveva presa a calci e pugni e poi aveva nascosto il suo corpo, chiedendo poi aiuto ai suoi legali per presentare due volte ricorso alle sentenze che gli erano state imposte. La Difesa aveva tentato di dimostrare l’infermità mentale del suo assistito, fatto anche riconosciuto dalla perizia. Pavarini, però, era lucido e cosciente durante l’omicidio, come dimostrato dagli inquirenti.
Durante una perquisizione in casa del 33enne, erano stati ritrovati alcuni vestiti ancora sporchi di sangue. L’uomo aveva confessato l’omicidio qualche mese dopo ma poi aveva negato tutto prima della decisione del Tribunale in primo grado.
La vicenda nel dettaglio
I fatti analizzati nel processo sono accaduti il 25 gennaio del 2020. Francesca Fantoni era uscita al luna park di Bedizzole con alcuni amici, una compagnia in cui era presente anche Andrea Pavarini. L’uomo era sposato e, da poco, era anche diventato papà e, nonostante questo, avrebbe rivolto della avances alla 39enne. Francesca, affetta da ritardo cognitivo, aveva rifiutato categoricamente.
Il “no” ricevuto dalla donna ha fatto scattare l’aggressione. Pavarini le ha strappato i vestiti e l’ha violentata, prendendola anche a calci e pugni. Alla fine del rapporto forzato il 33enne l’ha strangolata e ha nascosto il suo corpo in un cespuglio poco lontano dal luna park. L’uomo si era poi riunito al gruppo di amici, cercando persino di uscire con un’altra donna nella stessa serata dell’omicidio.