La rivoluzione diplomatica di Giorgia Meloni: ecco in cosa consiste
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Direttore: Alessandro Plateroti

La rivoluzione diplomatica di Giorgia Meloni: ecco in cosa consiste

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ridisegna la politica estera italiana, puntando su relazioni personali e successi diplomatici. La sua visione innovativa.

Giorgia Meloni ha introdotto un approccio innovativo alla politica estera italiana, sottolineando come essa sia strettamente legata agli interessi interni del Paese. In un video pubblicato sui suoi profili social, la premier ha dichiarato: «Mi chiedono spesso perché io vada così tanto all’estero. Perché dedichi così tanta parte della mia energia alla politica estera. Banalmente perché non è politica estera, è politica interna».

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Una diplomazia personale: il “fattore umano” come chiave del successo

Questa strategia si basa sulla costruzione di relazioni personali solide, un approccio che ricorda il “fattore umano” di Silvio Berlusconi, celebre per la sua abilità nel creare legami con leader di spicco. Meloni ha ampliato questa visione, stabilendo rapporti con capi di Stato di ogni schieramento politico: dal presidente cinese Xi Jinping al premier britannico laburista Keir Starmer, passando per l’ultraliberista argentino Javier Milei e Donald Trump. Questo mosaico diplomatico riflette un’Italia che vuole essere protagonista sulla scena internazionale.

Meloni ha spiegato ulteriormente il suo approccio: «Costruire solide relazioni per il presente e il futuro della nostra Nazione. Ogni rapporto solido che si crea è una porta aperta per le nostre imprese, per i nostri prodotti. È un’occasione per i nostri lavoratori. Ecco perché io faccio del mio meglio per aprire quelle porte. Perché so che una volta che è stata aperta, il resto del lavoro lo farete voi.»

Successi concreti e critiche politiche

Uno dei risultati più evidenti della diplomazia personale di Meloni è stata la rapida liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran. Grazie alla visita della premier a Mar-a-Lago per incontrare Donald Trump, il caso è stato risolto in soli 21 giorni, un record dagli anni ’80, come evidenziato dalla stessa Sala.

Tuttavia, l’opposizione non ha risparmiato critiche. Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha commentato: «Dovrebbe chiedersi perché c’era solo lei e la UE non sia stata invitata né coinvolta e che tipo di messaggio vogliamo lanciare.» Anche Romano Prodi ha espresso perplessità, affermando che la presenza di Meloni a Washington «non è stata un bel segnale, ma la dimostrazione che il governo italiano è succube del nuovo inquilino della Casa Bianca». Nonostante queste critiche, Meloni prosegue sulla sua linea, ribadendo che la sua politica estera ha come obiettivo principale il rafforzamento dell’economia e della sicurezza del Paese.

La strategia di Meloni conferma che politica estera e politica interna sono inseparabili. Con la sua visione pragmatica e focalizzata sui rapporti personali, la premier continua a posizionare l’Italia come un attore chiave a livello globale, ottenendo risultati tangibili a beneficio del Paese.

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ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2025 10:39

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