Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato le recenti vicende che hanno coinvolto Daniela Santanchè e Matteo Salvini.
Ospite della trasmissione di Rete 4 ‘Dritto e Rovescio’, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha avuto modo di parlare di diversi aspetti legati alle vicende dell’attualità politica italiana. Nel dettaglio, sono stati affrontati i recenti casi delle mozioni di sfiducia, poi respinte, verso Daniela Santanchè e Matteo Salvini, ma anche l’ingarbugliata situazione legata al caso Ilaria Salis, l’insegnante detenuta in Ungheria.
La Russa, la sfiducia alla Santanchè e a Salvini
Tra i vari argomenti trattati da La Russa nel corso dell’ultima puntata di ‘Dritto e Rovescio’ su Rete 4, come detto, anche le recenti mozioni di sfiducia, poi respinte, ai danni di Daniela Santanchè e Matteo Salvini.
In particolare, su quella alla ministra del Turismo, il Presidente del Senato ha tenuto a precisare: “C’è chi più di me e prima di me ha spiegato che le mozioni di sfiducia ad personam rafforzano la maggioranza“, ha tuonato La Russa.
“Non è che non lo sanno a sinistra: è che non avendo altre vie, hanno scelto la via della mozione. L’esito era ovvio e non era di vantaggio politico, forse di immagine. Hanno attaccato anche me? Hanno attaccato anche me in quanto amico della Santanchè“, ha detto sottolineando come, in realtà sia amico della ministra esattamente come di altri politici milanesi.
Il caso Ilaria Salis
La Russa ha poi parlato del caso Ilaria Salis e di come si stia sviluppando la vicenda: “Mi ha chiamato giorni fa il padre e glielo ho detto chiaramente: libertà assoluta ma attenzione, le trasferte di parlamentari anti-governo legittimo ungherese davanti a quelli che devono decidere, magari insultando la magistratura ungherese, difficilmente finiscono con essere utili alle sorti di questa ragazza”.
E ancora: “Vorrei che l’agone politico lasciasse fuori le sorti di questa ragazza. Abbassiamo tutti i toni, lasciamo decidano liberamente, altrimenti temo che bene non finisca“.