La Russia ha condannato a morte due cittadini britannici

La Russia ha condannato a morte due cittadini britannici

La guerra si sta espandendo? Potrebbe essere: la Russia ha condannato a morte due britannici che combattevano a Mariupol.

La guerra non si ferma. Anzi, il conflitto sembra aggravarsi sempre di più, assumendo contorni estremamente problematici anche per alcuni stati non coinvolti direttamente nelle ostilità. In questo caso, parliamo della Gran Bretagna: due cittadini britannici, che combattevano a Mariupol per supportare le truppe ucraine, sono stati arrestati dal Governo russo. Non solo: i due britannici sono stati condannati a morte dalla Russia, secondo le leggi dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk.

La vicenda

Aiden Aslin e Shaun Pinner sono due cittadini britannici che hanno deciso di sposare la causa ucraina. Da ciò, i due sono andati nelle terre del conflitto per combattere a fianco delle truppe di Zelensky. Dopo essere stati arrestati dai russi, la ‘Corte suprema’ dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ha deciso di condannarli a morte. Come mai? I due sono stati riconosciuti colpevoli di “terrorismo”, avendo combattuto come “mercenari”. Anche il marocchino Ibrahim Saadun, catturato assieme ai britannici, è stato condannato alla stessa pena.

Soldato

Le dichiarazioni della Russia

“I processi si sono tenuti sulla base delle leggi della Repubblica popolare di Donetsk perché i reati in questione sono stati commessi su quel territorio”. Queste le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, che ha legittimato le decisioni del Cremlino in merito ai due britannici che saranno condannati a morte. Ma il Regno Unito non ci sta.

La reazione britannica

Il ministro degli Esteri del Regno Unito, Liz Truss, ha dichiarato che la sentenza nei confronti di Aslin e Pinner è una “vergognosa violazione della Convenzione di Ginevra”. Truss ha inoltre ribadito che “il Regno Unito continua ad appoggiare l’Ucraina contro la barbara invasione di Putin”. Anche Boris Johnson si schiera dalla parte dei due condannati a morte. Condanniamo totalmente questa sentenza farsa – ha dichiarato il Boris Johnson, citato dal GuardianNon c’è alcuna giustificazione per questa violazione della protezione a cui hanno diritto”.