Il Killer Clown che uccideva i bambini

Il Killer Clown che uccideva i bambini

John Wayne Gacy passerà alla storia come il killer clown. Si tratta di un killer spietato, che sequestrò 33 vittime, tra i 16 e i 22 anni.

Le vittime di Gacy erano tutte di sesso maschile. L’uomo le rapiva, per poi stuprarle e strangolarle. Gacy occultava poi i cadaveri, seppellendoli nel seminterrato della sua stessa casa. Non è una storia horror, ma le cronache di un vissuto sconcertante, quanto mai realistico.

A Gacy piaceva nascondere i cadaveri, dove poteva vederli. Una sorta di collezione di trofei quindi, qualcosa che gli ricordasse che poteva sconfiggere la sua bisessualità, a suon di omicidi.

Parliamo di un narcisista perverso, il quale amava fomentare le sue pulsioni sessuali e assassine, attraverso il filtro di uno sconcertante simbolismo.

Bambini

Bisogna però sfatare un mito. Gacy non uccideva le sue prede vestito da pagliaccio. Al contrario, il riferimento è all’attività di volontariato che svolgeva in favore dei bambini. E allora perché proprio il clown? Facile da spiegare. La faccia buffa del clown richiama qualcosa di familiare e rassicurante, ma nel contempo, i suoi tratti risultano esacerbati dal trucco. Questo ci resituisce un’immagine che potrebbe destabilizzare su più livelli.

Il clown del terrore

Per intenderci, il sorriso genuino dura a malapena una manciata di secondi. Per questo il riso forzato del clown diventa un tratto inquietante. Chissà qual’era l’effetto sortito da Pogo the Clown alias John Wayne Gacy.

Ma chi era l’uomo che ispirò alcuni romanzi horror di Stephen King?
John Wayne Gacy nasce a Chicago, il 17 marzo 1942. Secondo di tre figli, come prevedibile, non ebbe un’infanzia felice. Un bambino in sovrappeso che si è dovuto difendere già in tenera età dagli abusi perpetrati nei suoi confronti dal padre alcolizzato.

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