Emergenza in Siria, si continua a combattere nel Paese. La Turchia apre le porte dell’Europa a centinaia di migranti che varcano il confine con la Grecia.
Si continua a combattere nel Nord della Siria, come confermato dai 30 (forse 33) soldati turchi rimasti uccisi in un raid aereo che hanno riacceso la polveriera siriana. Gli uomini di Erdogan hanno reagito al blitz sferrando una massiccia controffensiva contro le forze di al Assad. La situazione è emergenziale ed Erdogan ha deciso di muoversi contro l’Ue aprendo i confini ai migranti.
Tensione in Siria, la Turchia apre le porte dell’Europa a centinaia di migranti
Le perdite turche potrebbero sparigliare le carte.Ergogan, dopo l’attacco, ha convocato un consiglio di sicurezza straordinario al termine del quale ha deciso di aprire le frontiere per far uscire i migranti. In altre parole la Turchia non intende più bloccare le sue frontiere ai rifugiati siriani che vogliono lasciare il paese per raggiungere l’Europa.
Centinaia di migranti si sono mossi dalla Turchia approfittando del via libera per raggiungere i paesi dell’Unione europea. La situazione è particolarmente delicata al confine con la Grecia, dove si contano centinaia di persone.
La posizione ufficiale delle autorità turche è che il Paese non può più contenere i migranti se non con l’aiuto dell’Unione europea.
Tensione a livello mondiale
I riflettori delle grandi potenze mondiali tornano quindi sul Medio Oriente. Usa e Nato hanno chiesto alla Siria e alla Russia di fermare gli attacchi contro la Turchia. Mosca prova a calmare le acque facendo sapere che i soldati turchi rimasti uccisi nell’attacco si trovavano in una zona occupata da terroristi siriani. Tradotto, i militari non dovevano trovarsi in quel posto.