Verso una stretta sulla validità del Green Pass

Verso una stretta sulla validità del Green Pass

I dati sull’efficacia dei vaccini potrebbero portare ad una nuova stretta sulla validità del Green Pass, che potrebbe essere ridotta a sei o nove mesi.

Gli ultimi dati sull’efficacia dei vaccini pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità potrebbero portare ad una stretta sulla validità della certificazione verde contro il Covid. La premessa è che, stando a quanto filtra da Palazzo Chigi, nulla dovrebbe cambiare fino a dicembre. Ma questo potrebbe essere un problema.

Il dato di fatto è che, numeri alla mano, al momento l’Italia sta fronteggiando nel migliore dei modi la ripresa dei contagi. La curva epidemiologica è in risalita ma gli effetti sono contenuti. È anche vero però, come dichiarato dal Professor Rezza in occasione della conferenza stampa del 12 novembre, che non è possibile fare previsioni sull’andamento dell’epidemia nelle prossime settimane perché ci troviamo in uno scenario assolutamente nuovo.

GREEN PASS

L’efficacia dei vaccini cala dopo sei mesi di distanza dalla vaccinazione

Il problema emerso in questa prima metà del mese di novembre è tutto scientifico. Nel report esteso sul monitoraggio del 12 novembre si legge che l’efficacia dei vaccini contro il contagio cala, a prescindere dall’età, dopo sei mesi dalla vaccinazione. Ma il Green Pass per i vaccinati ha una validità di dodici mesi. E questo potrebbe essere evidentemente un problema.

In generale, su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 76% nei vaccinati con ciclo completo entro i sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 50% nei vaccinati con ciclo completo oltre i sei mesi rispetto ai non vaccinati. Nel caso di malattia severa, la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 92% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati“, si legge nel Report diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità.

Vaccino coronavirus

Possibile una stretta sulla validità del Green Pass (ma dipende dalla campagna di vaccinazione)

La strategia del governo, prima di rivedere eventualmente la validità del Green Pass, prevede di spingere sulla somministrazione della terza dose, che deve avvenire ad almeno sei mesi di distanza dal completamento del ciclo vaccinale. Se la risposta alla campagna di vaccinazione dovesse essere soddisfacente, non ci sarebbe bisogno di procedere con una stretta sulla validità del Green Pass. Se la risposta alla chiamata alla terza dose dovesse essere inferiore agli obiettivi prefissati, allora una revisione delle regole sarebbe inevitabile.

Nel caso in cui si decidesse di rivedere la durata della certificazione verde per i vaccinati, questa potrebbe essere portata a nove o addirittura a sei mesi. Come detto, al momento ci muoviamo nel campo delle ipotesi e il governo procederà con una valutazione della situazione solo nel mese di dicembre, a meno che la situazione peggiori ulteriormente nella seconda metà del mese di novembre costringendo il governo ad anticipare i tempi.

Green Pass

Green Pass e test rapidi

Sul Green Pass sono in corso anche altre valutazione che riguardano le condizioni per il rilascio della certificazione verde. Gli esperti lanciano l’allarme sui test rapidi, considerati poco affidabili. Una delle ipotesi in circolazione prevede che la certificazione verde sia rilasciata solo a chi si sottopone ad un test molecolare.