In base ai nuovi dati la variante inglese del Covid sarebbe più letale in base ai rispetto alla forma ‘tradizionale’ del virus.
I nuovi dati confermano che la variante inglese del Covid è più letale rispetto alla forma tradizionale del virus. La conferma arriva dalla New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group.
La variante inglese del Covid è più letale: i nuovi dati
“Le analisi indicano che è probabile che B.1.1.7 sia associato a un aumentato rischio di ospedalizzazione e morte rispetto all’infezione arcaica del virus“, recita lo studio redatto da quello che a tutti gli effetti potremmo considerare come il Comitato Tecnico Scientifico britannico.
“Il quadro generale è qualcosa come un aumento tra il 40 e il 60% del rischio di ospedalizzazione e di morte“, si legge nel documento come riferito da il Corriere della Sera.
Non sono però specificate le cause che porterebbero ad una maggiore mortalità. Secondo alcuni esperti, nei soggetti contagiati la carica virale sarebbe più elevata rispetto ai casi di contagio tradizionale. Un’altra ipotesi è che la maggiore letalità sarebbe legata al fatto che il virus si diffonderebbe con più facilità nelle case di cura, ad esempio, nelle residenze per anziani e in altri luoghi frequentati da soggetti fragili.
La diffusione della variante inglese
A preoccupare, ma questa è cosa nota, è anche la rapidità di diffusione della variante, che come noto sta prendendo piede anche in Italia. Gli ultimi dati evidenziano che dei nuovi casi, uno su cinque è riconducibile alla variante inglese del Covid. E proprio la diffusione della variante in questione aumenta i rischi legati ad una terza ondata di contagi che spinge diversi esperti a suggerire un nuovo lockdown di due o tre settimane. C’è anche chi parla di tempi più lunghi, come c’è chi riconosce che un nuovo lockdown sarebbe insostenibile anche dal punto di vista sociale.
I rischi di un nuovo lockdown
In Italia tiene banco la discussione legata all’istituzione di un nuovo lockdown generale, scenario considerato inevitabile da diversi esperti, allarmati dalla rapida diffusione delle varianti. Se effettivamente la mutazione fosse anche più letale e dovesse causare un’impennata di casi di di decessi, la chiusura generale potrebbe essere considerata inevitabile anche dalla politica.