La vendetta di Putin: cosa succede con gli avvocati di Navalny
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Direttore: Alessandro Plateroti

La vendetta di Putin: cosa succede con gli avvocati di Navalny

Vladimir Putin

I tre avvocati di Alexeij Navalny condannati in Russia con l’accusa di appartenenza a un’organizzazione estremista. I dettagli.

La giustizia russa continua la sua stretta sugli oppositori del regime di Vladimir Putin, colpendo questa volta il team legale di Alexeij Navalny. Il tribunale di Petusinsky, situato nella regione di Vladimir, ha emesso una dura condanna per Vadim Kobzev, Alexeij Liptser e Igor Sergunin, i tre avvocati che avevano assistito Navalny durante le sue battaglie legali. La sentenza, pronunciata a porte chiuse, prevede pene detentive tra i tre e i cinque anni, con il divieto di esercitare la professione legale per tre anni una volta terminata la detenzione.

Aleksej Naval'nyj
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Le accuse agli avvocati di Navalny

Secondo l’accusa, i legali avrebbero collaborato con la Fondazione anticorruzione (FBK), un’organizzazione dichiarata “estremista” nel 2021 dalle autorità russe. Questo ente, fondato da Navalny, ha svolto un ruolo cruciale nell’esporre episodi di corruzione ai vertici dello Stato.

Le accuse principali mosse contro Kobzev, Liptser e Sergunin riguardano il presunto trasferimento di messaggi e informazioni da Navalny, incarcerato in una colonia penale, ai suoi collaboratori all’esterno. Secondo gli inquirenti, questo scambio di comunicazioni avrebbe facilitato l’attività della fondazione, considerata dal Cremlino un’organizzazione pericolosa per la stabilità del Paese.

I tre avvocati erano stati arrestati nell’ottobre 2023 e hanno trascorso oltre un anno in custodia cautelare prima di affrontare il processo. Le modalità del procedimento giudiziario, condotto a porte chiuse, hanno sollevato forti critiche da parte di organizzazioni internazionali per i diritti umani, che vedono nella sentenza un ulteriore tentativo di eliminare le ultime voci critiche nei confronti del regime.

Esiliati e perseguitati: la repressione non si ferma

Oltre ai tre avvocati condannati, altri membri del team legale di Navalny hanno affrontato il giro di vite del Cremlino. Olga Mikhailova e Alexander Fedolov sono riusciti a lasciare la Russia in tempo, evitando l’arresto. Tuttavia, saranno processati in contumacia e rimangono inseriti nella lista degli estremisti e terroristi redatta dal governo russo.

Questa sentenza, emessa a pochi giorni dall’anniversario della morte di Alexeij Navalny, invia un messaggio chiaro: il Cremlino intende perseguire non solo gli oppositori, ma anche chiunque li sostenga o li rappresenti legalmente. L’uso del sistema giudiziario come arma politica è ormai un marchio distintivo della strategia di Putin per eliminare il dissenso.

In questo contesto, il futuro dell’opposizione in Russia appare sempre più compromesso, mentre cresce la preoccupazione della comunità internazionale per l’escalation repressiva. Il tutto come riportato da Navalny.

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ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2025 13:05

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