Cosa ci sarebbe di vero nella storia di Michele Santoro candidato al M5s? I dettagli sull’indiscrezione emersa.
Sarebbe vero che è in atto un’interlocuzione tra l’autore televisivo e giornalista e i grillini. Ma i confini della questione non sono quelli promulgati da Giuseppe Conte, nell’ambito dell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, in cui avrebbe espresso che nelle sue liste “avremo delle illustri personalità che hanno dimostrato di avere consonanza con il M5s”.
Anzi. Chi ben conosce Santoro, afferma che se la domanda fosse esattamente questa – “Vuoi candidarti con noi visto che hai ‘consonanza’ con il M5s” – la risposta di “Michele Chi?” sarebbe chiara e diretta: “No, grazie”. Il progetto di Santoro è molto più articolato e quindi di difficile attuazione.
De Masi
Prima news. A far da tramite nelle comunicazioni tra Conte e Santoro, sarebbe Domenico De Masi. Ma lo fa con una prospettiva e un disegno politico molto discutibili. Questo perchè De Masi sarebbe davvero convinto che i grillini siano il partito erede della sinistra italiana, e che dovrebbero quindi diventare i successori di Berlinguer.
Le parole di De Masi: “Pd e 5S, più la Sinistra e Articolo 1 insieme fanno poco più del 30%, invece i poveri fanno 12-13 milioni. Quindi significa che la sinistra non intercetta la sua base di riferimento naturale che sono gli svantaggiati, i precari. Gli svantaggiati sono tantissimi. Se non votano a sinistra, come immagino, o se si astengono, allora significa che è una sinistra fasulla, che ha sbagliato tutto e deve rifare tutto”.