La prima sonda degli Emirati Arabi verso Marte è stata lanciata dal centro spaziale di Tanegashima.
TANEGASHIMA (GIAPPONE) – Alle 23.59 italiane di domenica 19 luglio è stata lanciata la prima sonda degli Emirati Arabi verso Marte. La partenza di Amal è avvenuta dal centro spaziale di Tanegashima e ci impiegherà sette mesi per il Pianeta Rosso e raccogliere i dati sulla sua atmosfera da inviare successivamente verso la Terra.
Una missione che è costata quasi 200 milioni di dollari con lo scopo di rilevare tutti i cambiamenti stagionali nei livelli di idrogeno e ossigeno. Bisognerà aspettare ancora qualche mese per cercare di avere i primi risultati di questa indagine.
La missione
La prima missione degli Emirati Arabi nello spazio era prevista per il 14 luglio 2020, ma il maltempo ha portato la sonda a rinviare di qualche giorno la sua partenza dalla stazione spaziale giapponese.
Ora sette mesi di viaggio prima di arrivare sul Pianeta Rosso per effettuare i rilievi previsti ed inviare le indicazioni sull’atmosfera alla Terra. Una missione che è costata quasi 200 milioni di dollari. Dati importanti in vista del futuro con altre missioni che potrebbero essere organizzate al termine di questa.
Il progetto
Il progetto è nato nel 2014 con gli Emirati Arabi che l’hanno organizzato in collaborazione con il Giappone e tre università statunitensi. La partenza è avvenuta dal Paese nipponico con Amal che è arrivata a maggio per le ultime verifiche.
Un lancio importante per uno Stato che ha deciso di scommette sulle missioni spaziali, ampliando il proprio programma. Gli Emirati Arabi sperano di poter ampliare e diversificare le proprie attività economiche e, quindi, slegarsi da quelle legate all’estrazione e alla vendita del petrolio. E le indicazioni raccolte dalla sonda potrebbero essere utilizzate per una missione futura.
Di seguito il video pubblicato sui social dalla Reuters del lancio della sonda degli Emirati Arabi verso Marte