La donna ha continuato per 10 anni ad incassare la pensione dell’anziana, accumulando circa 150 mila euro di prelievi.
Oltre 150 mila euro di prelievi in quasi 10 anni. Questa l’accusa ad una badante di Vittoria, in provincia di Ragusa, che ha sfruttato la morte di un’anziana per impossessarsi della sua pensione. La donna che assistita è deceduta nel 2012. Non è sicuramente il primo caso di questo tipo ma resta uno di quelli andati avanti per più tempo.
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la guarda di finanza di Ragusa, capace di notare alcuni movimenti bancari sul conto di una signora scomparsa da quasi un decennio. La badante dovrà rispondere del reato di appropriazione indebita.
Come è potuto succedere?
Difficile capire come sia stato possibile che un reato di questo tipo si perpetrasse per dieci lunghi anni. All’origine della truffa c’è un errore tecnico dell’Inps. La badante aveva una delega per poter operare sul conto corrente dell’anziana ed ha approfittato di una mancata trascrizione del certificato di morte da parte dell’Istituto Nazionale della previdenza sociale.
La donna ha così continuato a prelevare dal conto della defunta arrivando a ritirare 154.450 euro in un periodo che va da giugno 2012 a maggio del 2022. La procura ha ora sequestrato i conti correnti e gli immobili riconducibili all’indagata.